Dettagli Recensione
L’impero dei sentimenti
Rimango sempre stupito nel vedere i ristoranti pieni la sera di San Valentino, coppie più o meno giovani cenare a lume di candela, tenersi per mano, dimenticare per un paio d’ore il mondo esterno, i cellulari sul tavolo silenziati e poggiati al contrario per non vedere il display illuminarsi.
Mi domando cosa stiano veramente festeggiando in quel momento, e quanta sia la retorica mischiata con l’essenza dei sentimenti. Quali sentimenti, poi?
Alla fine resto dell’idea che nel mondo ci sia più amore di quanto sembri, amore inteso come quotidianità, semplicità, piccole cose vissute insieme, una risata, un gelato prima di cena, la passeggiata insieme con il cane.
Sembra banale parlarne e soprattutto raro leggerne, troppo facile trovare nella letteratura struggimento, passione, follia, insostenibili leggerezze, cinquanta e passa sfumature di grigio, nero, rosso.
Ecco perché ho accettato la sfida di Takuji Ichikawa, del suo tentativo riuscito di descrivere la vita di Takumi e Yuji, padre e figlio, la cui vita è stata sconvolta un anno prima dalla morte di Mio, adorabile moglie e madre dolcissima.
Takumi porta avanti la famiglia con difficoltà, Yuji è un bambino giudizioso, ma c’è da fare la spesa, cucinare, tenere la casa pulita, lavare più spesso i vestiti. L’amore di Takumi deve bastare per tutti e due, bisogna continuare, anche perché Takumi sa che non appena inizieranno le piogge, Mio tornerà.
Stupefacente e leggerissimo, Takuji Ichikawa riprende il tema della possibilità che tutti noi vorremo avere, anche per un solo attimo, di rivedere le persone che abbiamo amato, per potere alleviare il dolore per la loro scomparsa, per trovare il coraggio e la forza di andare avanti, mostrando che si è capaci di colmare, anche se di poco, il vuoto enorme che la loro dipartita ci ha lasciato.
Indicazioni utili
Commenti
9 risultati - visualizzati 1 - 9 |
Ordina
|
Sara' mio :-)
Mercì.
9 risultati - visualizzati 1 - 9 |
Pia