Dettagli Recensione
La poetica della vita
"Non m'importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse,se scoprivi come viverci,imparavi anche che cos'era".
Hemingway rinuncia apertamente al mito dell'artista stoico,che si estranea dal mondo in continua evoluzione delle passioni limitandosi a raccontarlo da una visuale privilegiata,influenzata dal punto di vista dell'artista. Il poeta hemingwayiano è il protagonista Barnes,colui che vive le passioni in prima persona,affrontando le tappe della "Fiesta" della vita in un misto di energia vitale giovanile e senso critico proprio dell'artista vissuto.
Il parallelismo è perfetto,incalzante:a descrizioni della Fiesta di San Fermin si alternano le vicende di un gruppo di ragazzi, in un percorso poetico che vede alternarsi ripetutamente speranza,energia e disillusione,sentimenti frequenti nella produzione dell'autore di Oak Park.
Sbagliato sminuire Hemingway a una semplice piacevolezza,"Fiesta" è un libro semplice,dallo stile asciutto,caratterizzato da un realismo alienante quasi comparabile a quello di Bukowski ma nello stesso tempo poetico come una composizione di Baudelaire.
Indispensabile per comprendere la poetica dell'autore.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Hemingway è colui che ci insegna a comportarci con grazia e coraggio dinanzi alle avversità della vita.
Un consiglio?Aggiungi un volume di Hemingway agli altri che tieni sul comodino,ti consiglio in particolare "Addio alle armi" e "Il vecchio e il mare". Non leggerlo tutto d'un soffio,ma gestiscilo come un libretto di poesie:lui è lì,sul comodino,nei momenti in cui ti manca qualcosa lo apri e leggi qualche pagina,lentamente,proprio come una poesia,la grande poesia della vita.
Spero di esserti stato utile Domitilla,ti ringrazio per i tuoi complimenti.
Un abbraccio,Paolo.
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Pia