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La tristezza della solitudine
I libri di Banana Yoshimoto assomigliano ad un fumetto, hanno immagini fresche, idee originali. Letti in modo un po’ superficiale sembrano sbuffi di vapore, letti con curiosità ed in modalità “ascolto”, ci permettono di entrare in una cultura profondamente diversa dalla nostra, la cultura orientale e di arricchirci. Questo in particolare, che è il suo primo, è semplice, leggero, scorrevole, fantasioso, coinvolgente. Parla di una ragazza che perde l'unica persona che ha al mondo, la nonna e si rifugia nel cuore della casa, la cucina, dove vegeta senza nutrirsi. Affronta quindi temi importanti: lo smarrimento e la solitudine che la morte di persone care lascia dietro di sé, il bisogno di avere qualcuno accanto per condividere questi sentimenti ed anche per ritornare a vivere. Lascia dentro una sensazione di tristezza, a tratti fa anche provare angoscia, comunque aumenta la sensibilità del lettore.
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Commenti
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Ma devo fare un atto di fede, se è così apprezzata un motivo ci deve pur essere. Prima o poi anch'io entrerò in sintonia con Banana (ops, m'é scappato!). :)
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Ce l'ho !