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Al cuore non si comanda
Per una serie di ovvie ragioni sarebbe bene innamorarsi sempre della persona giusta, o meglio che si ritiene giusta per utilità, convenienza, decoro, convenzioni sociali, soprattutto quando si appartiene ad una famiglia di un certo rango, soprattutto quando si è già sbagliato giocandosi male la propria (unica) possibilità. Ma al cuore, si sa, non si comanda. Allora può capitare che si perda la testa per chi non si dovrebbe e le conseguenze possono essere catastrofiche. È ciò che succede ad Ammu, madre di due gemelli e con alle spalle un matrimonio con un uomo alcolizzato e bugiardo contratto solo per sfuggire ad un padre ipocrita e violento, che trova in Velutha una nuova giovinezza, un’altra ragione di vita, l’amore e la dolcezza che ha sempre desiderato e non ha mai avuto, il suo Dio delle piccole cose. Ma Velutha è un Intoccabile, un Paravan, uno schiavo sporco e selvaggio che per di più professa idee marxiste di affrancamento. Che ha la sfrontatezza di ricambiare Ammu con tenerezza e ardore. Che si permette di amare i gemelli come fossero suoi figli e di farsi amare da loro. Ma come si può parlare di errore davanti ad un legame così forte ed intenso? Quando un sentimento è così viscerale, così puro, non si è necessariamente nel giusto? Perché devono intervenire e vincere stupide differenze di casta o di classe che siano, perfidia e invidia dei parenti, squallide motivazioni religiose e politiche? Perchè Ammu è costretta alla clandestinità e al disonore per amare di notte colui che i suoi figli amano di giorno? Ed è proprio attraverso gli occhi ingenui e innocenti dei due gemellini dizigoti Estha e Rael che Arundhati Roy narra questa struggente e tragica storia d'amore. Due bambini con una sola anima, che guardano il mondo con la fantasia, la gioia, la paura tipiche della loro età, ma che a causa di questioni più grandi di loro, si ritrovano troppo presto e troppo brutalmente fuori dall’infanzia ad andare incontro non alla morte ma alla fine della vita. La durezza dei fatti narrati è ben compensata da uno stile raffinato e poetico, dalla dolcezza dei protagonisti e da atmosfere incantate. Sullo sfondo le contraddizioni tipiche degli uomini di ogni razza e latitudine qui descritte attraverso un’India in cui i progetti di riscatto ed emancipazione professati da un governo di ispirazione marxista si scontrano con una società bigotta e legata a vecchie tradizioni e pregiudizi, all’ipocrisia, all’invidia, alla rassegnazione, a sporchi interessi economici e a desolanti giochi di potere.
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Commenti
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Misteri :-)
non lo conoscevo, prendo nota.....
concordo con Gracy sul fatto che sono state inserite solo due recensioni su questo romanzo e sono nettamente diverse......interessante!
@Federica: thank you my friend :-)
@Francesca: grazie Francesca...avremo mai una risposta soddisfacente a queste domande?
@Silvia: grazie Silvia, facci un pensierino così magari avremo una terza opinione :-)
@Cristina: capisco a cosa alludi, è veramente una scena molto forte, così come forte e cruento è un po' tutto il libro...ma lo è in modo talmente realistico che io l'ho visto più come un pregio che come un limite
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...tutto bellissimo...splendida recensione...intrigante romanzo!
Pia