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LA COPERTINA "SPACCA" IL ROMANZO UN PO' MENO...
La mia recensione inizia con una semplice domanda: riuscirò mai a scegliere i libri non seguendo solo l’istinto e le impressioni generate da copertina e titolo? E mi rispondo addirittura che no! Probabilmente sarà impossibile frenare questa mia “mania”… Bellissima la copertina, un primo piano di viso dolcissimo ai miei occhi, truccati come piace a me, il colore dei capelli che mi ricorda quello che avevo fatto tanti anni fa, quando ero più giovane e mi divertivo a fare qualche sfilata di moda a livello provinciale; e dei fiori a fare da contorno (… e qui ci sta il mio grande desiderio di primavera); ma veniamo al libro, non ho riconosciuto subito l’autrice, ma quando ho iniziato la lettura tutto è andato al proprio posto, e mi sono resa conto di leggere la continuazione de “La quinta costellazione del cuore”.
Questa volta il gruppo di 5 donne (Eva,Kiki,Judith,Caroline,Estelle) si ritrova alle prese con il consueto viaggio annuale, l’idea viene proposta al gruppo da Eva, che caldamente consiglia di visitare il castello di Achenkirch, situato nella valle dell’Altmùhl. Il castello è stato trasformato in albergo dove viene praticata una dieta molto particolare basata sul digiuno, o quasi! Durante il soggiorno vengono consigliate escursioni o attività di purificazione interiore, non solo dal punto di vista fisico (e vi lascio immaginare cosa possa includere questa pratica…), ma anche dal punto di vista psicologico, non esistono radio, televisione, computer, ed i cellulari è consigliato che stiano rigorosamente spenti.
Cosa ha spinto Eva a consigliare un posto così “particolare”? nessuna delle amiche sa che l’idea è partita da un indizio trovato tra le cose della madre, ricoverata in Ospedale in seguito ad una rovinosa caduta, che menziona proprio quella zona ed il gestore dell’albergo…. Eva deve scoprire chi è suo padre, questo segreto gelosamente custodito dalla madre Regine, ha segnato la crescita della donna, al punto da non poter più accettare di non sapere…
Vedo che l’autrice ha seguito il mio precedente consiglio…!!!( Scherzo!) Quello di lasciar perdere i pellegrinaggi spirituali, per qualcosa di più “laico”… E quindi non posso dire di aver provato il medesimo disappunto nel leggere certi passaggi, certo che non ritengo sia una lettura di particolare spessore letterario, se pur come genere sia un romanzo di evasione.
La scrittura è fluida e scorrevole, resta la mia impressione precedente confermata, riguardo ad una superficiale analisi dei vari personaggi, caratteristica forse del tipo di lavoro che svolge l’autrice stessa, quello di sceneggiatrice di film…. I personaggi risultano appena abbozzati così l’attore stesso può imprimere personalità e caratterizzazione.
Per una lettura senza pretese sotto l’ombrellone va benissimo, lo scritto non rimarrà impresso a caratteri di fuoco nella vostra mente o nel vostro cuore.
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Commenti
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Bella recensione :)
A presto!
@Alessia il caro buon Pavlov con me non avrebbe avuto vita facile! si dice che errare è umano ,ma perseverare è diabolico.... E' il caso di meditare....
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Pia :))