Dettagli Recensione
Rainbow:il regno della tolleranza
Questo libro è bellissimo sotto tutti i punti di vista. I personaggi respirano, i dialoghi sono vivaci e non ci si annoia mai. Il segreto del nipote tiene avvinti fino alla fine. L'atmosfera di Rainbow è magica. Il libro inizia in un clima di curiosi battibecchi tra fratello e sorella, gli zii, e tra vicini. Rainbow potrebbe passare a una prima occhiata per un posto terribile. Non si può nascondere niente. Anche i sentimenti non passano inosservati, forse nemmeno i pensieri, per non parlare di cose più eclatanti: omosessualità, relazioni extra coniugali, ubriachezza, appartenenza a sette. Tutti sanno tutto degli altri, debolezze, vizi e difetti. Quello che si scopre a poco a poco sono invece le virtù,il legame forte e sincero che unisce i vicini l'uno all'altro come in una famiglia bisbetica ma affiatata.
La storia inizia quando arriva ai due zii, fratello e sorella anziani, la comunicazione ufficiale che l'amato nipote è disperso in guerra. Ma disperso non vuole dire morto. Nessuno sembra credere alla morte del ragazzo. Solo Alma, la zia,forse, in cuor suo nutre un piccolo dubbio: da qui l'idea di scrivere una commemorazione per ricordarlo. Da qui la consapevolezza di non conoscerlo o di conoscerlo troppo poco, e l'indagine nella memoria degli abitanti del paese cui ognuno dà il suo contributo.
Ma la verità è conoscibile?
Il libro è eccezionale, mai banale, mai scontato, sincero, forse per questo sconcertante, con una leggerezza resa gaia da un tocco delicato e ironico. Un libro profondo e intelligente in ogni sua riga. Ma come è possibile che abbiano dimenticato Purdy? Non si può dimenticare un simile scrittore. Spero solo che usciranno anche gli altri libri suoi perché non ho voglia di fare lo sforzo di leggerli in lingua.
Il modo di scrivere nel nipote ( ma non in Malcom) ricorda un po' la migliore Anne Tyler, quella del turista per caso e di lezioni di respiro. Ma il nipote è ancora più bello. E' una lettura che non dà tregua.
Rispetto a Malcom è molto, molto diverso. Qui non c'è il simbolismo di Malcom, non evidente almeno. Anche se la scelta dei nomi potrebbe essere simbolica: Rainbow (arcobaleno), la zia Alma, il vecchio monarca che alla fine regge le fila delle vicende del paese. La storia non è o non sembra surreale. Tuttavia il paese potrebbe rappresentare con i suoi giardini lussureggianti un paradiso terrestre con il diavolo o il serpente o la mela impersonata dalla malata di mente relegata in un angolo, nel suo letto. L'unica capace di dire e immaginare cattiverie. La cosa in comune con Malcom è il tocco leggero e piacevole del grande scrittore. La assoluta mancanza di banalità. Ogni cosa è necessaria, ogni frase ha un peso, ma mai una pesantezza. Tutti i personaggi dal primo all'ultimo sono acuti, intelligenti, incantevoli.
Il mondo descritto, come per A. Tyler è un mondo fondamentalmente buono e quindi estremamente tollerante. Le persone con i loro difetti e vizi hanno tutte buon cuore e sono disposte a perdonare le debolezze altrui. Cose all'epoca gravi come le sette o l'alcolismo o l'omosessualità bandite a parole dal paese, sono alla fine tollerate da tutti in un clima di intelligente comprensione reciproca, di affetto e di desiderio di portare gli uni i pesi degli altri. Forse Purdy descrive il mondo come avrebbe voluto che fosse. O forse ha incontrato, lo spero, gente così. Come in A Tyler il cuore della gente può essere mascherato da strati di ruvidezza ma scavando si rivela tenero e gentile. E' questa dolcezza, forse innaturale, che colpisce nel mondo di Purdy. Rainbow è un posto da sogno. Forse è per questo che tutti dichiarano di volersene andare ma, in questo almeno, non sono sinceri.
Indicazioni utili
Anne Tyler
Commenti
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Siamo uno strano paese....
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ottima recensione davvero!