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Attenzione si piange
"Ogni mattina a Jenin" è un romanzo storico scritto in maniera magistrale, che racconta cinquant'anni di storia Israelo-Palestinese attraverso le vicende della famiglia Abuleja e delle generazioni che, anno dopo anno, si sono avvicendate nel tentativo di difendere la propria terra.
Tre figli palestinesi, Youssef, Amal e "David".
Quest'ultimo, rapito da un soldato israeliano per curare la ferita profondissima nell'anima della sua amata moglie, porterà gli altri ad interrogarsi per anni sulle ragioni della sua scomparsa, in un susseguirsi di lotte e battaglie, di gioie e di immense tragedie.
Nella poetica aristotelica, il concetto di "verosimiglianza" rappresenta ciò che tecnicamente non è reale, ma potrebbe esserlo. Ecco: questo romanzo non è verosimile, ma si colloca nei due opposti estremi.
Da un lato, infatti, c'è la verità, ci sono episodi realmente accaduti, c'è la storia di un popolo che è stato sradicato dalla propria terra, e di un altro popolo in cerca di un paese da chiamare casa. Ci sono due punti di vista politici opposti che si danno battaglia. Nonostante questo libro sia filo-palestinese, non punta a screditare l'altra fazione, ma la nobilita inserendo personaggi ebrei di notevole spessore ed incredibile profondità d'animo, fra cui l'amico d'infanzia del padre di Amal (scusatemi, l'ho letto un paio di anni fa e ora mi sfugge il suo nome) e la madre adottiva di David. La lotta è fra due parti politiche: la bontà e la validità delle persone non dipende dal colore della propria bandiera, ma è qualcosa che si cela nel profondo dell'anima di ognuno.
Dall'altro lato, però, ci sono vicende FINTE. E per finte non intendo semplicemente "romanzate", ma molto distanti dalla realtà. L'autrice è cresciuta negli U.S.A., e ha fatto propri i canoni della narrativa americana che puntano ad una sorta di "sensazionalismo" un po' alla Beautiful. Ci sono separazioni e reincontri ai quali manca solo la presenza di Raffaella Carrà, ma nonostante ciò è impossibile sentirsi distanti. Il meccanismo di identificazione si può trovare anche con vicende estremamenti distanti dal nostro sentire, perchè reali sono le emozioni descritte. Emozioni che gli esseri umani provano e percepiscono in tutta la loro potenza.
Attenzione: si piange. Si piange tanto. E si ride, e si bestemmia. Questo libro è tutt'altro che neutro sotto il profilo emotivo, e quindi merita di essere letto.
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