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Magistrale lode all’amicizia
Amichai, Churchill, Ofir e Yuval: quattro amici a cavallo dei trent'anni che dai tempi del liceo sono praticamente inseparabili. Quattro persone profondamente diverse tra loro ma legate da un sodalizio fortissimo che resiste a qualsiasi divergenza, rivalità, invidia, incomprensione. Un gruppo indivisibile, con le sue abitudini, i suoi riti, il proprio linguaggio e i propri scherzi, con norme e regole tacite e non da rispettare. Durante la finale dei mondiali di calcio del 1998 la comitiva è riunita davanti alla tv per assistere all'evento e nella mente di Amichai balena un'idea che prontamente propone agli altri: ogni membro deve scrivere su un bigliettino tre desideri, tre propositi per il futuro che vorrebbe veder realizzati fra quattro anni, quando in occasione della prossima finale verrà svelato il contenuto dei foglietti misteriosi e confrontato con i risultati che i ragazzi avranno ottenuto. Grazie al racconto fatto in prima persona da Yuval scopriamo come si siano trasformate nel corso di quei quattro anni le vite dei protagonisti, attraverso amori, tradimenti, delusioni, lutti, cambiamenti radicali. Ci accorgiamo di come sia importante il loro legame e di come la maniera viscerale in cui viene vissuto lo renda invulnerabile. A volte sembra addirittura che i ragazzi arrivino a vivere la propria vita attraverso quella degli altri. I loro desideri, per quanto totalmente diversi, sembrano subire questa comunione, ognuno di loro diventa il desiderio di tutti, tanto che alla fine la loro realizzazione avverrà attraverso una sorprendente simmetria. Originale, profondo, emozionante, questo libro di Eshkol Nevo coinvolge ed appassiona grazie allo stile grazioso e vivace, alla particolare ambientazione storico-politica e al carisma e all’umanità dei personaggi, tra cui spicca la voce narrante Yuval, timido, introverso, silenzioso, con una personalità fragile e insicura ma dotato di un animo buono e comprensivo e della rara e nobile capacità di perdonare. Ma il vero e incontrastato protagonista del libro è il sentimento dell’amicizia, di cui Nevo tesse magistralmente le lodi senza mai cadere in pomposa retorica o in facili banalità, ma evidenziando quanto impegno e dedizione richieda e quanta importanza abbia nella vita di ognuno di noi. "Ma questa è proprio la definizione dell’amicizia, no? Un’oasi che ci permette di dimenticare il deserto…o…una zattera le cui assi si tengono unite. O…un piccolo staterello circondato dai nemici. Non credi?”
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Mi hai fatto venire voglia di leggerlo, ma ho paura mi possa far male, è un tema a cui sono molto sensibile negli ultimi anni.
Me lo segno, magari mi sentirò di leggerlo.
Un saluto e grazie! :)
@Federica: si, mi è piaciuto tantissimo, ha mantenuto le aspettative che mi ero creato leggendo la tua recensione
@Giulia: Beh, non posso che augurarti di trovarti il più presto possibile nello stato d'animo migliore per leggerlo...tanto i libri non scappano :-)
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