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Le intermittenze della morte
 
Le intermittenze della morte 2013-03-10 00:01:33 verri
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
verri Opinione inserita da verri    10 Marzo, 2013
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criptico

Cambiando le regole del mondo come reagiscono le persone? il lato umano la fà da padrone, e non da intendersi come sinonimo di buonismo o pietà , ma come sinonimo di tutte le sfaccettature di cui la nostra personalità può fregiarsi.
L' idea della trama è molto buona, e questo è anche il suo tallone d' achille, perchè, questa stessa idea geniale di eliminare le morti umane in un determinato paese e da un determinato periodo di tempo in poi, apre uno scenario di aspettative paragonabile a pochi altri e per questo difficilmente colmabile . Il lettore potrebbe rimanere deluso quindi dalle decisioni dell autore di trattare dei temi che a lui sono sembrati di importanza o interesse valido tralasciando altri, l esempio dei suicidi è lampante, infatti l autore non ne parla e non spiega come vengano trattati. Questa sensazione però non sarà intrinseca del lettore in generale o nello specifico, ma sarà una naturale conseguenza della quasi ossessiva ricerca del dettaglio nella spiegazione di molteplici fenomeni eletti, di grande e piccola scala ,accaduti alla nazione protagonista.
La vera forza del libro a mio parere è la capacità titanica dell autore di rendere il testo fluido divertente e soprattutto intelligente . Tutta la narrazione , che si tratti di un elenco di nomi o date oppure di un dialogo , è piena zeppa di riferimenti assai poco scontati e sempre ben pescati e in primo luogo di idee semplici o ingegnose che siano , questo è per mè indice di gradevolezza stilistica e di impegno professionale che sono caratteristici di un autore come il suddetto.
La tecnica usata nella costruzione del periodo è ai limiti dei canoni della scrittura, da considerare come un fuoriclasse , ogni suo periodo è carico e veloce allo stesso tempo, scorrevole. Nei dialoghi la difficoltà è quella di trovare la rotta tra chi domanda e chi risponde, talvolta infatti l autore è costretto ad inserire nel dialogo un chiaro indicatore di chi stia parlando . Trovo questa tecnica molto simile a quella di un funambolo per via della pericolosità e dalla capacità di rimanere in equilibrio sul filo del dialogo .
5 punti allo stile del libro, intelligente ,barocco in certi casi e sicuramente audace.
3 punti al contenuto , umanità e accettazione della morte sono dei temi che non passeranno mai di moda.
4 punti alla piacevolezza, sicuramente migliore nella parte finale dove abbiamo dei protagonisti fissi per più di un capitolo
Essendo la banalità la chiave di volta della letteratura odierna , consiglio questo bel libro a chi ne volesse uscire, di leggere per il piacere di leggere!

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Complimenti, una recensione davvero ben meditata e strutturata.
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