Dettagli Recensione
chi nasce tondo....
Questo libro mi ha ingannata, devo dire la verità.
Ho deciso di leggerlo a seguito di una citazione particolare che sembrava proprio adatta al mio stato d’animo del periodo, mi permetto di ri citarla :
” Che delizia vedere un uomo ai propri piedi...
Che cosa c'era di più bello al mondo di quel nascente potere femminile...? Era proprio questo che stava aspettando, che presagiva da tanti giorni. Il piacere, il ballo, il successo... non erano niente, impallidivano davanti a quella sensazione intensa, a quella sorta di fitta interiore che provava.
“L'amore?” pensò “Oh, no, il piacere di essere amata... quasi sacrilego..”
Questa frase è stata la spinta per farmi intraprendere la lettura, immaginavo infatti una donna bellissima, intelligente, e sola, che sta attraversando un periodo (breve) della vita in cui non è alla ricerca dell’unico grande amore, ma cerca conferme, cerca brevi , ma intensi attimi di soddisfazione dati dal manifestarsi del piacere che gli uomini provano nel provare a corteggiarla, a conquistarla, ad amarla.
Purtroppo questa frase non è il fulcro del libro e io mi sono immaginata un libro che non esiste.
La protagonista principale non è una donna con cui sono riuscita a immedesimarmi, né a provare simpatia o dispiacere.
Questa donna mi ha generato pena e fastidio. E anche un certo prurito alle mani per la voglia di prenderla a schiaffi.
Penso che l’autrice abbia creato questa donna a immagine e somiglianza di un personaggio reale che lei odia e disprezza, e questi sentimenti sono arrivati anche a me.
La superficialità, l’ignoranza, e soprattutto, avere avuto tutto dalla vita, senza faticare, senza soffrire privazioni o povertà, fanno di Gladys Eysenach una donna ottusa, che mette in primo piano se stessa a discapito anche della stessa figlia, sangue del suo sangue.
Profondamente egoista, la felicità altrui le crea disagio, turbamento.
E’ una donna sola ed è felice di esserlo, l’importante è avere l’attenzione, anche solo superficiale, di un uomo o ragazzo nel raggio di 500 metri.
Il finale non è scontato, mi ha piacevolmente colpita e mi ha rattristato la mancanza di “lieto fine” anzi di “redenzione” della protagonista.
Questa donna è nata sbagliata e tutta la sua esistenza non è che una conferma che le persone molto spesso, non cambiano, nonostante il dolore che provocano, nonostante gli anni che passano, chi nasce tondo non muore quadrato.
Lo stile è molto piacevole e raffinato, ma non so se leggerò qualcos’altro della Nemirovsky, se i personaggi che crea sono così frustranti.
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Ciao