Dettagli Recensione
Chi sono? Dove mi trovo?
Non capita spesso che la lettura di un thriller mi induca ad una profonda riflessione.
Quella sull'importanza delle informazioni che la nostra mente racchiude e conserva, per far si che ciascuno di noi sia una persona ben definita, capace di vivere di vita propria, di fare scelte, e soprattutto ricordare ciò che già si conosce e ciò che è già accaduto. Ricordare il proprio nome e cognome ha un significato enorme, significa tutto un bagaglio di conoscenze e fatti e accadimenti e storie a loro volta intrecciati a quelli di altri a formare una rete familiare...Tutto ciò è ovvio e scontato, ma se domani non fosse più così? se domani mi svegliassi addirittura senza sapere chi sono? in che anno sono? quanti anni ho? in che parte del mondo mi trovo? buio totale, e nessun appiglio sicuro per ricominciare. Oppure si.
Come nel caso di Christine. Per lei c'è Ben, il marito, che ogni mattina le ricorda chi è lei, chi è lui, dove si trovano, che sono sposati..ciò si ripete tutte le mattine al loro risveglio. Ma leggendo leggendo, immedesimandomi, un atroce dubbio mi assale: come faccio a sapere se posso fidarmi di te Ben se, non ricordando di averti mai visto, in fondo non ti conosco?? Il lato psicologico si intreccia molto bene con il thriller.
Ciò detto, la narrazione è abbastanza piatta e ripetitiva, anche se la curiosità spinge alla lettura. L'idea è buona ma lo stile sicuramente migliorabile. Cioè, con una idea così poteva essere davvero perfetto.