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Affondare nella palude
Angosciante e claustrofobico.
Il racconto romanzato e volutamente modificato rispetto alla realtà di quello che ancora oggi, dopo la scomparsa di entrambi i protagonisti, la storia ricorda come l'incidente di Chappaquiddick .
Impossibile, nonostante la non corrispondenza di nomi e date, non riconoscere i protagonisti: il senatore Ted Kennedy e la giovane Mary Jo Kopechne morta affogata all'interno dell'autovettura che il senatore guidava, rovesciatasi in una palude di poco più di un metro di profondità.
Lui riesce a forzare la portiera e a salvarsi, lei rimane incastrata e sopravvive, grazie a una bolla d'aria, ancora per un'angosciante mezz'ora.
Avrebbe potuto salvarsi, ma i soccorsi non furono chiamati e lei morì.
L’incidente costò a Ted, ultimo rampollo di una famiglia potente, ricca e sfortunata, la possibilità di correre per la Casa Bianca, chiudendo di fatto l’epopea dei Kennedy.
Non mi preoccupo di svelare la trama, perché in effetti i fatti sono noti e il libro è incentrato piuttosto sulle sensazioni, sui ricordi, sulle speranze, sulle paure di una giovane donna che non si rassegna a un destino che non sente come suo e, mentre il suo cervello perde progressivamente il contatto con la realtà a causa della mancanza di ossigeno, dipinge intorno a sè una realtà alternativa composta di schegge di immagini e sentimenti provenienti dal passato e dal futuro, senza d'altronde riuscire a cancellare l’angoscia e il terrore legati alla consapevolezza della morte imminente.
L’autrice, penna di primo piano della letteratura americana contemporanea, è davvero brava nel trattenere il suo lettore all’interno di quell’autovettura, costringendolo a un rapporto empatico con la povera ragazza fino all’ultimo momento.
Lo consiglio, a me è molto piaciuto.
[…]
La Toyota a noleggio, guidata con impaziente esuberanza dal Senatore, filava lungo la strada sterrata senza nome, imboccando le curve con vertiginose sbandate strisciando sul terreno, poi, all’improvviso, uscì chissà come di strada per finire nell’impetuosa acqua nera dove, inclinata sul lato destro, affondò rapidamente.
Devo morire?... così?
[…]
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