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Le benevole
 
Le benevole 2013-02-26 10:04:59 Stefano della Luna
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Opinione inserita da Stefano della Luna    26 Febbraio, 2013

Crudo, psicotico ma coinvolgente.

Ci si mette qualche pagina per essere catapultati nelle giornate del conflitto nei panni di un ufficiale SS, poi quando si entra, si vivono in prima persona le esperienze e le nefandezze di un uomo qualunque schierato nella politica a senso unico di quei tempi. Un uomo qualunque che ha i suoi vizi, i suoi credo e le sue debolezze.
In alcuni momenti narrativi vengono anche date delle spiegazioni, delle risposte al tanto decantato e polemizzato "come sia stato possibile tutto questo" con una procedere accattivante che si digerisce.
Man mano che trascorrono le pagine si seguono in maniera cronologica le vicende dell'ufficiale Aue nella campagna di Russia, prima nelle retrovie dove partecipa in maniera anche diretta alla pulizia etnica degli Sonderkommando, e poi sul fronte, dentro Stalingrado dove vive e racconta la quotidianità di un inferno. In seguito ad un grave incidente l'ufficiale Aue verrà poi dislocato in patria dove vivrà da Berlino il declino della Germania e il declino della capitale, da città ancora vivibile, con ristorante e svaghi ai bombardamenti inizialmente sporadici e poi sempre più fitti e devastanti che la trasfigureranno in un cumulo di macerie, distruzione e pazzia. Nel suo periodo berlinese riceverà incarichi che lo porteranno direttamente nelle realtà dei campi di sterminio e al confronto con i gerarchi che stavano dietro alla tratta e al trasporto degli ebrei.
I momenti narrativi che trovo più significativi sono quelli di guerra, nello specifico il massacro di massa dove vengono raccontati momenti talmente crudi e indigeribili che in molte occasioni chiudevo il libro per la reale nausea che provocava la lettura, e in seguito il periodo di Stalingrado in inverno, dove il raccapriccio e la follia mista alla voglia di sopravvivere anche in condizioni inumane merita di essere citata perché narrata veramente bene.
In tutto questo un peso deciso che imprime una linea narrativa deriva dalla famiglia del protagonista dove problemi gravi di infanzia lo porteranno a tare psico sessuali che in diversi momenti del racconto avranno un peso schiacciante.
Il libro a mio parere e' notevole e scritto in maniera coinvolgente, il substrato della guerra e dello spirito di adattamento dell'uomo anche alle azioni e alle realtà più abbiette sono il motivo trascinante che gli appassionati del genere apprezzeranno senza dubbio.

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