Dettagli Recensione
Anna e T.J.
Thomas James Callahan e Anna Emerson: sedici anni lui, trentadue anni e sua insegnante lei. Dopo aver sconfitto il cancro, lui ha una vita piena di sogni da realizzare. Con un fidanzato che non la vuole sposare, lei ha una vita di rimpianti e di sogni che stanno ammuffendo nel cassetto.
Quando il loro aereo precipita, Anna e T.J. si ritrovano soli, su un'isola deserta, costretti a rivedere tutte le loro priorità.
Viste le premesse, temevo un po' l'effetto Laguna Blu. Invece, la vita dei due sull'isola è soprattutto una lotta per la sopravvivenza, dal cercare acqua non putrida a farsi uno shampoo, dal contare lo scorrere del tempo e delle stagioni, fino a non farsi sopraffare da tifoni, squali, ratti e pipistrelli. Tutto cercando di rimanere disperatamente umani, in attesa di tornare a casa.
Non ho trovato questa parte troppo inverosimile, anzi, mi è piaciuta l'idea di non vedere l'isola come un paradiso incontaminato, ma piuttosto un luogo selvaggio, da cui si desidera solo fuggire.
Ero poi curiosa di vedere come sarebbe stato risolto narrativamente il passaggio del ritorno a casa, perché mi dicevo: e adesso? Per fortuna, la scrittrice ha avuto la saggezza di lasciar maturare ulteriormente i due, rendendo molto più forte e credibile il loro sentimento, attraverso le difficoltà del quotidiano.
Perché una cosa è amarsi lontano da tutti, senza rischiare; ben altra cosa è portare avanti un rapporto sfidando il giudizio ed il pregiudizio di chi ci circonda.
Il finale è forse un po' buonista e sdolcinato, però mi va bene: raramente la vita vera sarebbe così misericordiosa, ma questo è un romanzo, una delle cose della lista da fare prima di morire per l'autrice (lo dice nei ringraziamenti finali), e nei romanzi credere all'impossibile non costa nulla.
Lettura consigliata, se non avete paura di credere nell'amore contro tutti di Anna e T.J.
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Io sono circa a meta', sto leggendolo molto piano ma lo trovo gradevolissimo :-)