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La matrigna delle favole esiste
La storia è intrigante: il processo, gli amanti, e via di seguito tutta la vita di una donna affascinante, ricca, matura ma ancora bellissima vengono narrati al lettore a iniziare dalla fine (processo per omicidio) fino a ricostruire tassello dopo tassello cosa è realmente accaduto che ha portato una simile donna a uccidere il giovane amante di vent'anni. La storia non è mai noiosa e non entro nei particolari perché in questo caso anticipare troppo significherebbe rovinare a qualcuno la lettura. Però, conoscendo Irene, si potrebbe anche indovinare subito quale tipo di storia potrebbe avere partorito la sua fantasia, dato che di fantasia si tratta fino a un certo punto. La madre di Irene è onnipresente e pervasiva come un incubo e compare in troppi suoi romanzi. Dopo averle rovinato la vita si insinua nelle storie guastandole (soprattutto quando ne è protagonista) anche se solo in parte, visto che non può cancellare il suo indiscutibile talento. Spesso questa madre è resa come un personaggio senza troppo spessore e comunque poco interessante. Forse non lo aveva, forse Irene-figlia non riesce a penetrare nei meandri di una persona che odia con tutto il cuore come invece ha fatto con la figura del padre in David Golder. Andando avanti con il romanzo l'odio diventa palpabile, per la piega che prende la storia e il personaggio, le sue motivazioni si fanno inverosimili. Non dico che una donna così non potrebbe esistere visto che è esistita, ma non ha vita nel romanzo. Diventa teatrale e le manca qualcosa. David Golder invece respira. Io credo che l'odio nei romanzi non sia un buon consigliere. Come dire, Irene può anche odiare sua madre e averne tutti i motivi, ma se quella donna diventa un personaggio, allora deve scendere a patti con il personaggio e amarlo in qualche modo. Altrimenti l'odio è distruttivo per il romanzo. Non avessi letto David Golder, non avessi visto con i miei occhi cosa ha potuto fare questa scrittrice a 23 anni appena, non direi queste cose. Intendiamoci, il romanzo è bello e vale la pena di leggerlo. Ma non è David Golder. David Golder non è un bel romanzo, è un capolavoro. Tutta un'altra cosa. Non mi stancherei di leggerlo un milione di volte. Qui la vecchia Jezabel diventa un tiro a segno, la scrittrice distrugge il personaggio e si sente meglio, spero, ma ciò non giova al libro. Comunque, il romanzo è consigliatissimo.
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