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Opinione inserita da Mario Inisi 23 Febbraio, 2013
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Denaro:una forma di schiavitù.
La sensazione è che Irene racconti sempre, nei suoi romanzi, la stessa storia da tante angolazioni diverse, ora entrando lei stessa nel romanzo come nel vino della solitudine, ora tenendosene fuori. Comunque l'angolazione di questo romanzo è perfetta: David ricorda il padre di Irene mentre la madre di Irene, antagonista da sempre della scrittrice, viene splittata in due diversi personaggi, la moglie e la figlia di David. La moglie appesantita dal cinismo dell'età, egoista e ingorda. La figlia simile alla madre ma più leggera e affascinante destinata a diventarne la copia. Tutte e due avide di piaceri e di denaro che non basta mai e che spremono in ogni modo al povero David. Il protagonista è sempre più consapevole della schiavitù della sua vita senza affetti dove il denaro ha sempre bruciato ogni cosa come il sole in un deserto e dove lui, da schiavo, ha fatto come poteva del suo meglio per la "famiglia" (se così la si può ancora definire alla fine del libro) senza riuscire a guadagnarsi quello che il denaro non può comprare. Belle anche le descrizioni della natura, di fiori, del clima, ogni cosa intorno al povero David richiama il piacere di vivere, una categoria da cui lui è escluso. Lui quel piacere, (che cercherebbe piuttosto negli affetti), deve solo trovare il modo di procurarlo agli altri affaticandosi dietro agli affari che, da vero ebreo, lo appassionano e lo tengono in vita.
Il libro è bellissimo, ci si immedesima tanto in David che lo si legge in un giorno.
E'così bello che prima di passare al prossimo mi sa che me lo rileggo.
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Commenti
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Inviato da C.U.B.23 Febbraio, 2013
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Di Irene ho letto Jezabel soltanto, bellissimo.
Grazie della segnalazione !
Inviato da Mario Inisi23 Febbraio, 2013
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Inviato da gracy23 Febbraio, 2013
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Ti capisco, a volte ritornare tra le pagine che ci hanno dato molto è davvero confortante. Io su Q non ho messo Suite francese u qualcun'altro che non ricordo.
Grazie
Saluti
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Ma io amo Irene ed il mio preferito è proprio "Il vino della solitudine". Mario leggi e apprezzi tutto quello che piace a me XD. Peccato che nella Community di Q non ci sia l'opzione di compatibilità letteraria tra utenti :)