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LA CAMERA D'AMBRA
Protagonisti del libro sono una compagnia di ladri e falsari di opere d'arte, il "Gruppo degli Scacchi", composta da 6 "pezzi": il Re (la mente del gruppo) la Regina e il Cavallo (i falsificatori), la Torre (il riciclatore di denaro), l'Alfiere (l’esperto informatico) ed infine il Pedone (l'esecutrice materiale dei furti).
La storia è raccontata in prima persona dal pedone Ana Maria che, dopo il furto di un famoso quadro, si accorge che sotto a questo si nasconde un secondo dipinto con un messaggio cifrato che, una volta decodificato, rivela il nascondiglio della famosa camera d'ambra dello zar Pietro il Grande, una stanza completamente rivestita da lastre di ambra dorata del Baltico, scomparsa durante la Seconda Guerra mondiale e mai più ritrovata.
Ana Maria e Josè (Cavallo) si mettono subito alla ricerca del tesoro, ma non sarà un'impresa facile. Dovranno infatti risolvere enigmi e guardarsi da inganni.
Un bel giallo ambientato nel mondo dell'arte. La storia è costruita bene, è un'avventura avvincente con enigmi da risolvere, inganni e false piste e non manca il colpo di scena finale. Ho trovato molto interessanti i richiami storici e artistici legati alle vicende narrate nel libro. I personaggi sono ben descritti e originali.