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Dopo di lei
“ Dopo di lei” è la traduzione del più riuscito titolo originale “How to Talk to a Widower”, Come parlare a un vedovo. Una storia semplice, a tratti tenera e divertente, a tratti ardua, spinosa, dolorosa. Ho riso e mi sono sinceramente commossa nel leggere queste pagine; schizofrenia mia a parte, trovo che quando un romanzo riesce a fondere in sé un argomento importante con frasi e situazioni francamente esilaranti, allora sia un libro assolutamente da leggere.
Doug, ventinove anni, è rimasto improvvisamente vedovo: solo, nudo , inerme di fronte al dolore più profondo che si possa immaginare: sopravvivere a chi si ama visceralmente .
Davanti a sé, apparentemente, il vuoto. Una fila di giorni tutti uguali, il ricordo che bussa alla porta ossessivo, impossibile da soffocare, aspro e crudele; né servono a qualcosa i tentativi di chi gli sta accanto per farlo emergere dalla nebbia della sofferenza . Perché a volte il dolore è anche questo, credo, un rifugio; cercare di uscirne può costare più che rimanervi intrappolati.
Doug però dispone di alcune risorse del tutto inaspettate: la sua bizzarra famiglia, che a volte pare insopportabile per tic, manie e stramberie, degni di ogni famiglia che si rispetti, e il figlio che la moglie ha avuto dal precedente matrimonio, Russ. Russ di anni ne ha sedici, ed è un groviglio di rabbia, inquietudine e sensibilità. Detta così non sembrerebbero elementi di grande aiuto… Ma la vita a volte ha il senso del paradosso, e ciò che può sembrare un ostacolo si rivela uno stimolo di cui avevamo bisogno. Doug e Russ cresceranno insieme, e troveranno un modo tutto loro di affrontare il loro enorme dolore, magari non superandolo totalmente ( ma si superano mai certe ferite?) ma riprendendo, finalmente, a vivere.
Un capitolo a parte meriterebbero le tante scene a dir poco esilaranti che fanno da contraltare ai momenti più profondi: i tanti (disastrosi) appuntamenti al buio organizzati da vicini e parenti, ; il padre naturale di Russ che, furioso, si arrampica goffamente sul tetto della casa di Doug per riacciuffare il figlio; un matrimonio dove per poco non scappa pure la sposa…
Insomma, “Dopo di lei” si fa leggere d’un fiato e, a mio avviso, sa regalare attimi di intensa, giocosa e pura bellezza.
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Commenti
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Comunque siamo in due schizo, anch'io ridevevo e piangevo in continuazione, ricordo bene di averlo letto d'estate, in pausa pranzo all'ombra di un albero di un parcheggio :-)
UNo di quei libri "intermezzo" che valgono .
Brava Fede !
Tutto un titolo :-)
@Cub : son troppo contenta sia piaciuto anche a te!Vero che è carinissimo? E poi certe descrizioni familiari mi hanno fatto rotolare dalle risate....adesso se riesco vorrei leggere qualcos'altro di quresto autore!:))
Il tuo commento sprizza simpatico entusiasmo! :)
Ciao
Eccomi: TUTTO PUO' CAMBIARE.
Pero' non l'ho ancora letto, lo conservo per l'estate (quale estate non so visto che saranno almeno due anni che ce l'ho! Nessuna fretta )
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