Dettagli Recensione
Le vite umane, delicate come stoffa…
... potevano essere tagliuzzate capricciosamente dalle lame di momenti casuali di egoismo.
Quante volte ci siamo sentiti dire l’espressione “somigli a tua madre” e come una sorta di appartenenza molto intrinseca la sentiamo nostra per davvero e finiamo per prenderla buona come per dire che la mela non cade mai lontano dall’albero. Amy e Isabelle sono rispettivamente figlia sedicenne apparentemente tranquilla e madre discreta apparentemente perfetta, che vivono il loro rapporto in un conflitto fatto di parole non dette e di vuoti come per tentare di trovare una collocazione in mezzo all’indefinito plancton di corpi che le circondano da ogni parte.
...“Amy non parlare con la bocca piena” “Amy non masticare la gomma quando stai parlando “Amy togli i piedi dal divano” Amy stai dritta con la schiena”...
Elizabeth Strout esordisce con questo grandioso romanzo di formazione al femminile, che ricorda per molti aspetti narrativi e descrittivi il suo Pulitzer “Olive Kitteridge” e per la profondità dei temi e del linguaggio ci riporta nei meandri di un doloroso Yates o Carver o anche la opprimente Oates, una penna che scava per bene nell’animo di queste due donne e di alcuni personaggi di una scolorita cittadina americana Shirley Falls (città di fantasia) apparentemente tranquilla e chiusa nella sua stereotipata routine, dove si consumano tradimenti, malattie, morti improvvise, riconciliazioni, avvistamenti Ufo e violenze inaudite.
L’amore era davvero difficile per le due donne, amare significava sofferenza e attesa insieme, delusione e tanto coraggio di affrontare i drammi un giorno per volta, magari cercando le risposte in una semplice poesia o attraverso le pagine di uno scolorito Reader's Digest, con la speranza inesauribile di ritrovare un giorno ognuno la sua strada.
“Perché se tutte finiamo per assomigliare a nostra madre, allora che senso ha?”
“L’unico modo per mangiare un elefante è un boccone per volta”
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Commenti
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grazie!!
@Magical
Si, sono espressioni che vengono fuori da sole, una volta finito di leggere questo libro molto profondo, non sono tutti gli autori che hanno queste qualità di mettere a nudo certi aspetti, la Strout è brava!
mhm...è una bella domanda...a me sono piaciuti tutti e due, forse questo l'ho trovato un gradino appena più in alto...ma Olive è una grande e merita uguale:)
E' da molti anni che io non l'accetto più, quando mi vien detta da un genitore nei confronti dei propri figli.
Io sono convinta che ognuno assomiglia a se stesso e solo a se stesso. Solo così ci si rende unici e spesso ci si può anche riscattare da alcune situazioni familiari.
Aspettavo una recensione convincente....
grazie Gracy!
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