Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Eroina “pirandelliana”
Non bisogna essere naturali ma sembrare naturali. Su questo precetto si fonda la carriera di Julia Lambert, la migliore attrice d’Inghilterra. Quando si trova sul palco, la protagonista di questo libro sa sempre come comportarsi, che posa assumere, che espressione prendere, che tono di voce usare, che sguardo e che sorriso sfoderare. Grazie al suo talento riesce a far innamorare di sé il pubblico, rendendo piacevoli e coinvolgenti anche le sceneggiature più banali. Ma Julia una volta uscita dal teatro continua a comportarsi come se fosse ancora in scena. Anche nella vita di tutti i giorni le sue maniere sono sempre effettate, i suoi gesti calcolati, le sue parole mirate. E’ come se non smettesse mai di recitare. Lo fa con i suoi ospiti, con il marito, con il figlio, con i domestici, con gli amici. Recitare le viene praticamente naturale, la finzione diventa la sua verità, tanto che non la si può nemmeno accusare di essere falsa. Sembra non esistere realmente ma essere il risultato delle innumerevoli parti interpretate, come se non avesse un proprio “io” ma sia solo un veicolo per i personaggi che impersona. L’unico che sembra accorgersi di ciò è il figlio Roger, mentre tutti gli altri sono talmente soggiogati, irretiti, quasi succubi di questa diva seducente da non rendersi conto dell’artificiosità dei suoi comportamenti. Un’eroina ammaliante, con un che di “pirandelliano”, attraverso la quale l’autore ci racconta un mondo controverso e ricco di fascino come quello del teatro, con i suoi retroscena, le rivalità, le abitudini, i vizi e le virtù, descrivendo bene la fame di successo e il bisogno viscerale degli addetti ai lavori di strappare un applauso al pubblico. Ma c’è una domanda che sembra accompagnarci per tutto il libro: la fama, il denaro e il successo bastano di per sé a dare la felicità?
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |