Dettagli Recensione
La verità fa male
È un romanzo definito aristotelico quindi non aspettatevi grandi colpi di scena o altro ma una catarsi ci deve essere.
Questo romanzo si svolge nell'arco di poche ore, in un'unica stanza. Nonostante non ci sia azione è un libro che offre spunti di riflessione su temi come la coerenza con le proprie idee, il volta faccia delle persone e della società, il falso perbenismo.
Anche se Hans Schnier, il protagonista, può apparire un esaltato/viziato, questi suoi difetti vengono parzialmente "annebbiati" dalla grandissima coerenza che egli ha nei propri confronti rispetto ai personaggi secondari: falsi perbenisti tedeschi cattolici della Germania Ovest.
Originale l'idea dell'autore di non inserire nel romanzo un vero e proprio protagonista privo di qualsiasi difetto. Nel libro non esistono personaggi perfetti, totalmente retti nella morale ecc. È un libro che si dovrebbe apprezzare anche solo per il fatto che i personaggi sono umani: ognuno ha i suoi difetti.
Lo stile è sarcastico. Mi è piaciuto molto in modo in cui Hans si prende gioco dei suoi interlocutori senza offenderli con l'arricchimento di parolacce. Li prende in giro dimostrando una certa intelligenza.
Non è un libro da leggere così "a cuor leggero" ma se si hanno degli ideali diventa un testo piacevole.