Dettagli Recensione
" i muschi crescono senza radici"
Victoria è un'outsider.
18enne appena uscita da una comunità, ha alle spalle un passato triste, fatto di rifiuti, umiliazioni e tanta frustrazione. è infatti un'orfana, non ha mai conosciuto i suoi genitori ed è passata in tantissimi famiglie adottive, che però mai le hanno dato la sensazione di sentirsi a casa. tutto questo avviene invece con Elizabeth, ultima di una lunga serie di madri. ma le cose non vanno come previsto.
Victoria dentro di sè ha tanta amarezza e rabbia (come biasimarla). evita come la peste rapporti con altri esseri umani, per paura di essere ferita ancora, perchè è più facile vivere perennemente arrabbiati che affrontare i propri demoni.
i fiori sono il mezzo con cui comunica, quello che non riesce a dire a parole, che ha paura di esternare.sentimenti,emozioni,paure. i suoi fiori parlano per lei.
si nasconde dietro il suo passato, la mancanza d'amore nella sua infanzia e si rifiuta di vedere quanto amore in realtà lei stessa abbia da dare nonostante l'immensa sofferenza provata. il suo passato è la risposta alla sua incapacità di instaurare rapporti duraturi con altre persone. o almeno lei è convinta che sia così.
deve imparare a dare e ricevere amore, a darsi ma non a eliminarsi, ad assumersi responsabilità non solo pratiche ma che investano anche la sua sfera emotiva.
libro piacevole; ho apprezzato lo stile lineare e per niente barocco. bella la storia, appassionante, e ricca di significati. consigliato
una frase degna di nota: "forse anche chi aveva vissuto isolato e senza affetti poteva imparare ad amare profondamente al pari di chiunque altro."