Dettagli Recensione
Questo Dubin mi ricorda qualcuno
Questo secondo me è il peggiore dei romanzi di Malamud, non per lo stile che ovviamente è impeccabile ma per il contenuto anche se a qualcuno potrebbe anche piacere più degli altri romanzi proprio per la crudezza del contenuto.
Io immagino, ma naturalmente non c'è scritto da nessuna parte e non posso saperlo, che la vicenda sia autobiografica almeno in parte. Il protagonista è un uomo anziano, uno scrittore di biografie, colto quindi dotato di un certo fascino che ha una storia di sesso con una ragazza ventenne o poco più. Dopo un inizio piuttosto squallido la relazione si assesta su una situazione di reciproco bisogno e dipendenza che non si sa quanto abbia a che fare con l'amore. Poco, credo. Comunque, viene descritto senza troppi rimorsi o scrupoli come il protagonista tradisca la moglie intelligente, sensibile e naturalmente anziana con la ragazza anche sotto i suoi occhi nonostante la moglie stia male e intuisca in buona parte cosa stia combinando. Dubin poi non è un personaggio a cui ci si affezioni facilmente, non ha quelle debolezze che lo rendono tenero come Frank Alpine o come Levin. E' piuttosto consapevole della sua superiorità intellettuale su tutti grazie alla quale si sente di avere diritto alla doppia vita che fa. Il finale surreale (almeno spero) non è male.