Dettagli Recensione
narrazione a 360°
La trama del libro è apparentemente semplice; il racconto è ambientato in Cina, inizia esattamente il 1 gennaio 1950 e termina esattamente il 31 dicembre 2000, in entrambe le date è celebrata una (ri)nascita del protagonista.
Ximen Nao viene tragicamente condannato a morte per fucilazione durante il periodo dell'espiazione dei proprietari terrieri privati, reo di non aver consegnato i propri averi alla "comune". Poichè egli dà la vita pur di non obbedire alle nuove leggi, non può che morire con il cuore pieno di risentimento.
Giunto al cospetto di re Yama, signore degli inferi, il sovrano decide di reincarnarlo in un asino. Verrà poi reincarnato in un toro, un maiale, un cane ed una scimmia, finchè svanito tutto il risentimento verso il prossimo, si reincarnerà in un uomo.
La nascita e le vicende di questi animali si snodano sempre all'interno delle case o fattorie appartenenti ai discendenti di Ximen Nao e a prendersene cura sarà sempre un appartenente alla sua famiglia. Proprio per questo la Storia viene narrata parallelamente alla storia delle famiglia di Ximen Nao.
Figli, nipoti,zii, fratelli che vivono attraverso l’evoluzione del comunismo cinese.
ecco la ragione per cui mi sento di accostarlo a cent'anni di solitudine, ovviamente questo romanzo non ne raggiunge il livello, ma comunque diciamo ne interseca la linea narrativa.
Attraverso la descrizione e gli occhi di questi animali ripercorriamo un periodo storico importante della Cina, ne vengono definite le contraddizioni e le caratteristiche attraverso la descrizione di una piccola comunità che racchiude dentro di sè un'eterogeneità di pensieri e figure, cariche di sfaccettature volte a rappresentare i tanti volti della Cina.
le descrizioni degli animali sono fatte attraverso una linea demarcante, se l'animale pare innoquo (asino, maiale,scimmia) questo ha l'animo e l'attegiamento aggressivo; se l'animale ha invece fama e aspetto aggressivo (toro e cane)questo in realtà si dimostra molto più tranquillo di ciò che ci si aspetterebbe. altra caratteristica è che tutti gli animali sono fermamente devoti al proprio padrone, legati da un amore vero per essi che non si dissolve mai.
stessa cosa per quanto riguarda gli uomini e le donne di questo romanzo; quelli che presentano tratti estetici terrificanti sono le persone che mantengono nel bene o nel male ferme le proprie idee e seguono maggiormente il loro cuore, portandole avanti anche a costo della solitudine e dell'isolamento . al contrario quelli dall'aspetto più gradevole sono quelli che nel corso dei 50 anni cambieranno spesso opinioni e i loro modi di agire (e pensare se si può dire pensare)saranno guidati da ciò che fa la "massa".
man mano che Ximen Nao muore e si reincarna in un'altro animale appare evidente come l'odio tipico come sentimento umano si affievolisca fino a svanire nell'ultima reincanazione. questo a parer mio poichè lo scrittore vuole allegoricamente indicarci come chiave di lettura che solo i sentimenti puri portano l'animo ad essere libero, non schiavo della società che ci circonda e dall'odio cui essa è permeata.
diciamo comunque che il libro si evolve nella narrazione: inizialmente la descrizione si limita quasi esclusivamente alle avventure degli animali e della comunità di uomini con cui essi hanno a che fare. con il passare delle pagine alla narrazione cruda dei fatti è affiancata sempre più l'analisi delle emozioni e dei sentimenti, finchè questa prende il sopravvento sul resto. Per semplificare, più Ximen Nao reincarnandosi perde "odio" più il narratore si addentra nei sentimenti.
Sinceramente io ho amato la parti in cui viene descritta la vita reincarnata in asino e quella reincarnata in cane, poiché sono risultate per me le parti più intense.
Da asino infatti Ximen Nao è estremamente irascibile, iroso,inquieto, proprio perché risentito con le persone e con agli ideali che hanno posto fine alla sua vita.
Della sua vita da cane, invece, mi ha colpito soprattutto la capacità di cogliere i sentimenti delle persone al suo fianco, giustificandone anche i gesti più crudi nel nome del sentimento.
non aspettatevi comunque un libro dalla narrazione "pulita". in esso vengono utilizzati termini volutamente "rozzi" per demarcare alcune descrizioni crude. esse lo appaiono in maniera ancora maggiore poichè in contrasto le descrizioni degli alberi di albicocco, veramente indimenticabili per la loro bellezza.
credo comunque che la lettura possa essere fatta in due modi:
1 leggendo solo ciò che c'è scritto, leggendo quindi una sorta di "favoletta” per bambini
2 leggendo tra le righe, sotto lo strato delle parole le varie similitudini che vengono fatte, addentrandosi nelle parole, nei fatti descritti e nei sentimenti e a questo punto il libro diviene appunto un'analisi a 360° degli aspetti dell'animo umano e della "Storia" di cui esso è artefice e partecipe.
Unico neo: a volte la presenza di tanti nomi cinesi per noi occidentali può essere causa di confusione. I personaggi secondari sono tanti e i loro nomi a me hanno creato un po’ di confusione vista la loro somiglianza.
Comunque lettura consigliata, non fatevi spaventare dalle 700 pagine.