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Sette tipi di ambiguità
questo è un libro che lascia il segno....romanzo psicologico, forse un po' lungo, con un finale per me inaspettato ma che è servito per arrivare ad una conclusione accettabile, il finale dei libri molto belli è spesso un problema, sembra quasi che gli autori non sappiano come uscire dalle trame stupende che hanno intrecciato in precedenza.
La storia si svolge in una città in Australia dove vivono i protagonisti, viene descritta una realtà molto simile alla nostra, o perlomeno ci stiamo avvicinando pericolosamente ad una tale realtà.
Molti corrono dietro ad un sogno che non si può realizzare, i soldi ed il successo, la macchina che quando passi per strada le teste si girano, ma tutto questo non porta alla serenità ed alla salute psicologica che è la cosa più importante.
Si mettono al mondo figli che poi crescono da soli e non si conoscono realmente, non per mancanza di amore ma perchè la vita ci sorpassa.
I matrimoni crollano sotto il peso della vita quotidiana, la fatica di ogni giorno, i problemi economici, i fallimenti personali.
Mentre non si riesce a dimenticare l'amore della giovinezza, quello che per primo ci ha fatto perdere colpi al cuore.
Fino a quando non accade qualcosa di assolutamente inaspettato che obbliga a rivedere i propri valori e costringe a mettersi in discussione; ma se le basi psicologiche non sono solide quando il proprio mondo crolla si rischia di annegare nella rabbia e nel dolore, diventando ancora più impotenti.
Questo libro porta alla riflessione perchè i personaggi principali sono due persone di grande cultura (Simon un brillante maestro elementare amante della poesia e incredibilmente umano, in piena crisi esistenziale e Alex psichiatra e amico dei vari personaggi che incontriamo nel romanzo) e quindi le pagine sono infarcite di citazioni e considerazioni, a tratti poesia pura a tratti profonda psicologia.
Amore, empatia, successo, invidia, pietà, odio, tradimento, fedeltà assoluta, new bussiness, la vita nel carcere accusato di reati contro minori, il valore del passato e dei ricordi veri o presunti nella psicologia di ognuno, la difficoltà dei rapporti umani personali o professionali che siano, la prostituzione ed i matrimoni di convenienza, l'importanza di lavorare su sè stessi, la sacralità dell'infanzia, la speranza.
Questo libro ha un valore infinito perchè obbliga all'introspezione e ci fa riflettere sullo sfascio della società, dove stiamo andando? Possiamo stare bene vivendo in una società che apparentemente sta perdendo i valori umani? La risposta a mio giudizio è sì, possiamo vivere bene ed essere psicologicamente solidi, se abbiamo il coraggio di analizzare noi stessi, la nostra storia, se cerchiamo di crescere ed essere sereni e troviamo il tempo ed il modo di fare quello che ci dà soddisfazione. Anche se il mondo intorno a noi non ci piace o non ci convince, noi dobbiamo essere persone che ci piace guadare allo specchio. Noi dobbiamo essere il cambiamento, gettare il sasso nello stagno. Non importa se siamo persone chiassose, disobbedienti o conformiste, trasandati o veloci, o se, come dice Simon, ancora non ci siamo abituati ad essere nati, la nostra strada esiste, la possibilità di essere sereni e giusti, di vivere la nostra vita tranquilli e perlomeno senza nuocere a chi ci sta intorno, meglio ancora se non dimentichiamo il bene comune.
Sette personaggi sette verità, perchè la verità assoluta non esiste. Ognuno deve cercare e trovare la sua.
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Commenti
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Pia
Davvero ve lo consiglio questo romanzo fa riflettere proprio tanto ed anche se è pessimistico nel suo approccio alla società e civiltà moderna, che viene descritta praticamente allo sfascio, non manca la speranza perchè le persone di valore esistono e perchè ognuno di noi può cambiare in meglio, rendendo il mondo dove viviamo un posto migliore.
ciao a tutti
Daniela
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Leggerò il libro..