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SI PUO' AMARE SE NON SI E' MAI STATI AMATI?
Può una madre non amare incondizionatamente i propri figli e tirar fuori tutta la forza e tutta la grinta che ogni donna ha in sé, in caso di necessità?
Se succede...ci sono dei buoni motivi....
Ceile, giovane e semplicissima donna di colore del sud d'America, si vergogna ...non riesce a parlare con nessuno, nemmeno con Dio...e allora non resta che scrivere.
Lo fa con tante lettere, intestandole: "Dio mio"...e per fortuna riesce a scrivere...sennò come sarebbe sopravvissuta?
L'abuso, l' incesto (???), la violenza, la mancanza di qualsiasi forma d'amore e d'affetto, la rendono arida.o terminato la lettura...
Lei è fisicamente fortissima e sopporta il dolore in silenzio, subisce , partorisce figli, che le vengono tolti, si sacrifica ....creando in questo modo un legame indissolubile con la sorella...che la sorte porterà in lontano, sino a giungere persino l'Africa.
Ed io lettrice, ascolto e vedo, provo una grandissima compassione ma non riesco a sentirmi coinvolta emotivamente...Il modo di scrivere di questo libro corrisponde allo stato d'animo di Celie...descrittivo , semplice e arido....e io non avverto nessun calore...
Ma il destino ha in serbo per Celie una "forma d'amore" e l'amore, si sa , aldilà della provenienza aiuta a cambiare...D'ora innanzi Celie intesta le sue lettere alla sorella...trova in se stessai una forza inaspettata.
E' da questo momento che comincio a sentirmi partecipe e a soffrire con lei...Anche Celie, la povera Celie, ha amore da dare....e anche lo scrivere diventa più appassionante e coinvolgente.
Dal libro emerge l'importanza dello scrivere a qualcuno; diventa un modo che aiuta a sopportare, a sperare, a credere, a desiderare con tutto se stessi un po' d'amore..."Tutti vogliono essere amati, persino Dio"
Ho trovato molto interessanti le discussioni su Dio, i racconti sull'Africa , sull'opera missionaria, sulla condizione dei neri, ma in particolare delle donne di colore.
Desidero concludere questa mia recensione con una frase tratta dal libro, che trovo meravigliosa e che vorrei dedicare a tutte quelle persone che provano affetto o amore, ma non si possono vedere mai.
"Ora abbiamo in comune solo il cielo sopra le nostre teste.Lo guardo spesso, come se, per miracolo, riflessa dall'immensità, potessi un giorno vedere la tua faccia, guardare nei tuoi occhi!".
E' sicuramente difficile dare amore se non lo si è ricevuto, ma è possibile!
Ora che ho terminato la lettura...
... rimango a riflettere : ...il dolore fa cambiare, a volte compare in noi una forza che non avresti creduto d'avere, la cattiveria uccide....; l'importanza del dare amore , in particolare ai bambini, se vogliamo che a loro volta siano in grado di darlo.
L'AMORE E' UNA GRANDE FORZA...NOI NE POSSIAMO ESSERE DEI BUONI CONDUTTORI....
Buona lettura da Pia.
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Commenti
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Non so se avrei il coraggio di leggere il libro... il film era già moldo duro di suo...
Sai cosa mi ha colpito di più? La grande incapacità di dare un minimo di calore , colore e amore; la totale inespressività della protagonista....all'inizio....e allora pensi a chi è la triste, malinconico, è solo, non è capace proprio di stare assieme agli altri....non ha ricevuto abbracci....come può desiderare di darli?Come può riuscire a darli?
...ed è bello pensare che in tutti c'è già tutto...ed è triste pensare che non tutti trovano l'ambiente adeguato per poter manifestare le proprie ricchezze cognitive affettive!
Pia
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