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UN LUPO TRAVESTITO DA AGNELLO!
E’ la storia di una relazione, dalla sua nascita al suo epilogo.
L’autrice dipinge personaggi credibili, la scrittura è fluida, molto attenta e particolareggiata, leggendo si evince la maturità della Coleman, che ha posto in essere un romanzo dalle tinte forti che tratta un argomento definibile “TABU’” per la gran parte di noi.
Siamo nel Maryland, Judy McFarland, quarantatre anni, maestra d’asilo in una scuola “steineriana”, della quale ha convintamente sposato i principi (o forse non del tutto….), coniugata, due figli, il minore dei quali è un adolescente 16enne e Zach Patterson, studente, amico e compagno di classe del figlio di Judy, nella stessa Scuola dove lavora la donna. Cosa avranno mai in comune i due?
Inizialmente il personaggio di Judy appare solare, positivo, una buona insegnante, per la quale il bene dei minori è al primo posto, ed è a questo punto che l’autrice prende per mano il lettore e lo accompagna alla scoperta di molti lati oscuri della protagonista, risalenti sia all’infanzia ed all’età adulta (i capitoli si alternano narrando passato e presente di Judy). Ritengo bravissima l’autrice a presentare un personaggio credibile, positivo, che crea iniziale empatia con il lettore, per poi cambiare totalmente prospettiva, lasciando il “povero” lettore totalmente interdetto, che si ritrova a domandarsi: “Ma come è possibile che una così brava persona, possa essere una molestatrice?”
Judy è una donna sentimentalmente insoddisfatta, il marito è assorbito totalmente dal lavoro, tra i due non c’è dialogo, condivisione, scambio, niente tenerezza, niente affetto, niente sesso, solo molti segreti; una coppia arrivata al capolinea, con due vite che scorrono su binari paralleli, che ormai non hanno più punti in comune.
Zach è il tipico sedicenne, trasferitosi con la famiglia da poco, con molta nostalgia degli amici e del luogo che ha dovuto lasciare, non ha ancora stabilito rapporti saldi con i coetanei….
I due si ritrovano a stretto contatto, dovendo collaborare per l’esecuzione di una casa di legno per i piccoli, da vendere al “mercatino” organizzato dalla scuola per raccogliere fondi.
Tengo a precisare che non si tratta di una storia d’amore, l'amore non c'entra proprio per nulla,ed a questo punto, personalmente, del tutto ingiustificabile, ma una storia di violenza, con un epilogo per certi aspetti non immaginabile….
Consiglio il libro a chi ha voglia di immergersi in una lettura forte, non tanto per il linguaggio usato dall’autrice, che è corretto, senza essere volgare o esplicito in modo sgradevole, ma per il coraggio dimostrato nell’affrontare un tema così delicato in modo esemplare, scrittrice dotata di bravura, ha mantenuto alta l’attenzione del lettore come una funambola esperta senza perdere mai “l’equilibrio” su questa insidiosa fune!
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