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Ricami dal passato
Inghilterra, seconda metà dell’800. Quando Mary Rose è poco più che una bambina, sua madre, sul letto di morte le chiede di “continuare a ridere” e le affida l’anello di rubino che portava al dito della mano sinistra. E’ un anello bellissimo, ma anche un anello potente, e pericoloso, che i membri della famiglia devono conservare e tramandare.
Tuttavia, per quanto Mary Rose cerchi di soddisfare le ultime volontà della madre, l’anello le verrà tolto, e dato ad estranei, dando il via ad una serie quasi interminabile di tremende disgrazie per la povera ragazzina, e per tutti i membri della sua ricca famiglia. Finchè una lontanissima discendente, oltre un secolo dopo, avrà la possibilità di rompere la maledizione, e di ridare finalmente pace alla memoria tormentata dei Marchant.
Romanzo ben costruito, seppure giocato su due diversi spazi temporali, che avvince e commuove. Non si può non emozionarsi per Mary Rose, quindicenne che sprofonda nell’orrore e che cerca comunque di ritornare a casa e gridare al mondo la sua innocenza, mentre, al contempo, non si può non simpatizzare per la timida e triste Laura, l’ultima discendente, la cui vita è ugualmente piena di segreti e di terribili bugie.
Indizio dopo indizio, ricamo dopo ricamo, la Corry disegna una storia di caduta e redenzione, di madri che amano i figli al di sopra di tutto, di donne risparmiate e di donne incattivite dalla vita, piena di dolore e di buio, ma anche di tanta speranza. E ci offre un vivido spaccato della situazione delle carceri femminili in piena epoca vittoriana, dove si entrava solo per morire senza più umanità, tra lo sporco e gli stenti. Per riflettere e non dimenticare.
Commenti
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Bravissima Ama!! Opinione ben scritta per un libro incantevole!! :-D