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GIGLIO = REGALITA’
Victoria non ha nessuno, è sola al mondo; vive in una comunità che “raccoglie” dalla strada le ragazze come lei, abbandonate da piccolissime dai genitori, da madri snaturate, che dopo averle messe al mondo, se ne sono liberate, come ci si disfa dei vestiti che non stanno più o che ormai sono fuori moda.
E’ il primo di agosto quando Victoria lascia per sempre la casa di accoglienza: ha compiuto diciotto anni ed è giunto il momento di non dipendere più da nessuno, di essere l’unica vera responsabile di se stessa. Colma di poche speranze, e con ancor meno fiducia nelle persone, si avventura nel mondo esterno, un mondo che lei non conosce e che odia, avendolo visto solo da lontano o di sfuggita, nei brevi o medio-brevi periodi di durata delle sue prove di affidamento. C’è una cosa che ama particolarmente, con cui si sente assolutamente a proprio agio e alla cui presenza si trasforma completamente, assumendo una sicurezza e una decisione che non si direbbero proprie della sua persona: i fiori. Ha imparato a conoscerli, a curarli e ad amarli grazie ad Elizabeth, l’ultima persona cui era stata data in affidamento e che sarebbe dovuta diventare la sua mamma adottiva. Grazie a questa sua dedizione riesce a trovare lavoro da una fioraia, Renata, una donna non invadente, che le lascia i suoi spazi e che sa apprezzarla per quello che è in grado di fare.
Un giorno, al mercato dei fiori, incontrerà un ragazzo, Grant, un ricordo del suo passato… da questo incontro la sua vita cambierà inaspettatamente: scoprirà che i fiori possono avere diversi significati e che forse le sue azioni passate sono state dettate dall'ira del momento e tornando indietro non rifarebbe quegli stessi errori… ma Elizabeth sarà pronta a riabbracciarla? L’avrà perdonata per quello che ha fatto?
Un libro che narra alla perfezione le paure di una bambina che non si è mai sentita accettata nella sua vita e che porta su di sé i segni dell’abbandono e della mancanza di una figura materna alle spalle; a volte leggendo la sua storia verrebbe da prenderla, scrollarla e chiederle perché, poi la narrazione prosegue e si riesce a comprendere appieno la causa delle sue azioni, le sue paure, le sue insicurezze, il suo senso d’inadeguatezza.
E’ una storia inaspettata, che racchiude in sé varie sensazioni: la speranza, la forza, la tenacia, la gioia… come quando pianti un semino e aspetti con ansia che attecchisca e che prenda, lo annaffi con cura, fino a che dalla terra non fa capolino un filino verde e poi come per magia un giorno ti svegli e scopri che da quel semino è nato un fiore, colorato e profumato… magia della natura, pollice verde o amorevole cura?
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