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UNA GRANDE LEZIONE DI CORAGGIO E UMANITA'
Saramago , il grande scrittore portoghese premio nobel per la letteratura , é scomparso da qualche anno. IL giorno successivo alla sua morte usci sull' Osservatore Romano , il giornale del Vaticano, un necrologio durissimo, quasi insultante che , credo senza forzature, non sia stato scritto neanche per dei feroci dittatori. Leggendo questo libro meraviglioso , coraggioso , scritto con uno stile inimitabile, si comprendono le ragioni di una simile rabbia. A certi cattolici dogmatici sono apparsi inaccettabili non solo e non tanto alcune letture della vita di gesù già presenti in alcuni Vangeli apocrifi ( i rapporti tra Gesù e la Maddalena, la presenza di altri fratelli nella " famiglia di Nazareth ) quanto il giudizio durissimo sulla figura di Dio Padre. Mia mamma, una credente , ogni tanto mi chiedeva e si chiedeva : come ha fatto Dio Padre a sacrificare suo figlio anche se per il bene dell umanità.? questa domanda se la pone anche il laico Saramago e si risponde attribuendolo un desiderio di gloria, di potenza di questo DIO che vuole essere adorato non più solo dal piccolo popolo di Israele , ma dall'intero genere umano. Alcune pagine del libro, alcuni dialoghi sono di una bellezza quasi sublime ; alcuni episodi dei Vangeli sono modificati con spirito provocatorio ( Lazzaro non viene risuscitato perchè Maria di Magdala dice a Gesù " nessuno in vita ha compiuto tanti peccati da meritare di morire due volte " ). Ma la provocazione non é mai fine a se stessa ; é conseguenza del profondo umanesimo di Saramago, del suo disprezzo per il potere, qualunque sia la sua natura, e per la violenza che sempre ha esercitato nella storia.
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Non sono una grande esperta di religione, ma è abbastanza risaputo che secondo la religione cristiana Dio ha sacrificato se stesso per amore dei suoi figli, visto che Gesù è il Verbo fatto carne.