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La strada celeste
Leggere questo libro è stato molto interessante..
Premettendo che non è il genere che di solito leggo, mi sono piacevolmente stupita ed è pure scappata qualche lacrimuccia.
Il titolo del libro "la strada celeste" prende il nome probabilmente dal particolare rito funebrario tibetano,la sepoltura celeste, che tanto innoridisce la protagonista (vi risparmio i dettagli che se volete sono specificati nel libro) e dal cammino che la stessa intraprende.
La protagonista Shu Wen, cinese, decide di partire come medico militare alla volta del Tibet per cercare il marito, anche lui medico, dato per disperso.
Il sentimento d'amore, di passione e sì, anche di devozione, per un uomo e per quel matrimonio durato meno di 100 giorni mi ha profondamente colpito.
L'angoscia per una ricerca che non portava frutti mi ha più volte pesato, ma senza rallentare la lettura.
Ho capito un sacco di cose sul Tibet leggendo questo libro e, come la protagonista, sono rimasta stupita da usanze e riti presenti.
La guerra tra Tibet e Cina, non fa da sfondo a tutto il libro, ma è solo l'input della storia, in quanto tra le terre sconfinate del Tibet, poche notizie arrivano e tutto sembra distante e senza significato.
Lo stile volutamente semplice mi ha garantito di comprendere facilmente concetti a me estranei e che con un altro stile, probabilmente non sarebbero stati capiti.
Dalle parole usate traspare la calma e la tranquillità che tanto contraddistinguono i tibetani (soprattutto nomadi) e la loro vita.
Direi proprio che è stuta una buona lettura.