Dettagli Recensione
L'apparente serenita' ...
Un romanzo diverso dagli altri perché ha i suoi punti di forza nella lentezza e nel senso di staticità con cui è scritto. Una tecnica giustamente adatta a far assimilare l’immobilità dell’ambiente che racconta, quello della borghesia ebraica, ancorata alle sue rassicuranti tradizioni.
Leggendo la trama, forse, si resta un po’ fuorviati dalla storia d’amore in primo piano che concentra le aspettative del lettore sui personaggi del triangolo amoroso. Ma l’argomento principale è la forza della comunità ebraica che diventa la forza del singolo individuo.
È un periodo in cui spesso mi ritrovo a leggere libri che parlano di ebraismo, i quali esercitano un notevole fascino, probabilmente proprio per questo legame stretto con una fitta rete di usanze, costumi e tradizioni.
La storia d’amore tra la coppia storica formata da Adam e Rachel subisce dei contraccolpi quando ritorna la tanto chiacchierata cugina americana di Rachel, Ellie, che è una ragazza dal passato doloroso e dal presente difficile per il suo modo di vivere anticonformista. Ellie è la bomba ad orologeria pronta a esplodere e ciò avviene in concomitanza del fidanzamento ufficiale di Adam e Rachel.
Le due cugine sono fisicamente e caratterialmente opposte e Adam, che ha sempre e solo avuto occhi per Rachel, prova un’attrazione al limite dell’ossessione per Ellie, che lo ricambia, pur essendo un personaggio estremamente volubile. L’apparente felicità di Adam sta per subire un terremoto emotivo che rischia di destabilizzare l’intera comunità.
È una storia che racconta la comunità ebraica, com’è oggi, e la perdita dell’innocenza da parte dei personaggi, divisi fra l’apparente serenità e la ricerca della vera felicità.
È un libro non semplice, ma è un bel libro. E se si pensa che è l’esordio della scrittrice Francesca Segal è davvero un memorabile inizio.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |