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Un legame forte come la vita
La vita e la morte, il destino e le scelte, le colpe e il perdono, la nostalgia e il ritorno…Mille sfumature del quotidiano colorano questo splendido libro di Nevo, mille piccoli accadimenti raccontati con disarmante onestà dal protagonista, Yuval, giovane Israeliano che affida alla carta la storia di un’amicizia forte e fragile, e perciò tanto vera, come quella fra lui e i suoi tre amici : Amichai, Ofir, Churchill.
I quattro si conoscono dal liceo: il tempo passa e, quasi a volerlo “bloccare” si fanno propositi, come rituali, in vista dei successivi Mondiali di calcio: assaporiamo la speranza innocente e l’ingenuità proprie dei sogni e dei grandi ideali. Poi il tempo continua a scorrere e costringe alle scelte, più o meno impegnative, più o meno sofferte, sempre difficili, magari non in linea con le nostre vere aspirazioni. Ma questa è la vita.
C’è l’intifada, il servizio militare, ci sono i viaggi, i momenti scanzonati e quelli tragici, e d’improvviso ci si ritrova uomini: trent’anni, mille dubbi e tante responsabilità. Per fortuna ci sono loro, un’ àncora di salvezza, gli amici veri ; solo loro sanno dare sapore ai nostri giorni, sanno tirare fuori il meglio di noi e sanno aiutarci nel modo migliore, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Il romanzo di Nevo è un inno vero e sentito a questo sentimento, l’amicizia, meno passionale e fragoroso di altri, ma vitale e necessario come l’aria che respiriamo. Lo sa bene Yuval, il protagonista, che vive visceralmente quest’amicizia fraterna, affrontando e superando anche cocenti delusioni , godendo della compagnia e delle linfa che sono per lui i suoi tre amici, anche quando si comportano male, anche quando non li capisce o da loro non si sente compreso .
Nella lunga , disarmante e a tratti comicamente sincera narrazione di Yuval si alternano momenti esilaranti ad altri di grande struggimento e di dolore, com’è poi nella vita reale. I sentimenti sono a volte confusi, contraddittori: in certi momenti prevale la delusione, a volte la tenerezza; a tratti si prova rabbia, a volte invece un sorriso cancella ogni ombra, nella consapevolezza che quando un’amicizia è sincera allora può resistere a tutto, anche alla lontananza , fisica o morale che sia.
Quasi a riprova dell’universalità di dubbi e ripensamenti che pervadono il suo animo, Yuval costella il racconto con stralci della sua tesi, imperniata sui filosofi che hanno cambiato repentinamente idea: una piccola corazza per le nostre inquietudini, perché, se il dubbio tormentava persino Aristotele- (“Addio idee platoniche, perché non avete più significato di una canzoncina, la la la”)- forse anche la timidezza di Yuval e il senso di smarrimento di ciascuno di noi può essere accettabile, perché siamo umani, e , proprio in quanto tali, l’amicizia ci rende senz’altro più forti.
A mio avviso un libro splendido, emozionante, commovente.
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Commenti
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scavi all'interno dei contenuti con tanta sensibilità !
“Addio idee platoniche, perché non avete più significato di una canzoncina, la la la”
@Silvia: grazie anche a te, anche le tue recensioni sono sempre sentite!
@Gracy: grazie ! è un personaggio buffo,molto tenero il protagonista...
Il titolo del libro poi è magnifico! Ti invoglia già solo quello...
Brava!!
@ Grazie CUB...in effetti non è facile avere amici veri...
Sentita, toccante e sempre con quel tocco in più che mi invoglia ad acquistare al volo il libro, sperando che sia bello anche solo la metà della tua recensione... Complimenti, come sempre Fede!
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