Dettagli Recensione
Una guerra non conclusa...
Io rinuncio.
L'ho annusato, l'ho rigirato, l'ho corteggiato, ho cambiato mille prospettive, ma niente, il risultato è sempre lo stesso: questo libro mi sta facendo penare (non ancora lo finisco e non so se lo finirò: mi mancano solo 40 pagine eppure non ho alcuna voglia di riprenderlo in mano).
Non mi soffermerò a descrivere la trama (ops... quale trama?), mi limiterò ad un giudizio obiettivo e poi personale.
Lo stile di scrittura non ha alcun difetto, si legge senza difficoltà, è abbastanza piacevole e scorrevole e i contenuti sono degni di attenzioni.
Ma le mie parole di merito (e oggettive) si concludono qui.
Il resto è delusione. Totale.
Parto col dire che come successo per Eva Luna non ho idea di dove e quando si svolgano le vicende narrate (beata ignoranza), quindi mi sono ritrovata a leggere pagine intere di eventi senza capirne l'utilità visto che non sapevo di cosa si stesse parlando. Immagino che questa sia una caratteristica delle narrazioni della Allende, ma non ne vedo la peculiarità: se vuole mischiare fantasy e realtà che almeno non tralasci cose che un lettore non colto come me può capire.
Da qui è poi scontato che, non avendo la più pallida idea di cosa stessi leggendo, la mia (modesta) curiosità è andata via via scemando, tanto che leggendo la sera il sonno non faticava a venire.
A tutto ciò aggiungiamo i personaggi, ASSURDI: e ora sì, voi mi direte, questo libro fa parte del genere realismo magico e i protagonisti devono essere così, e io questo lo accetto, l'idea mi intrigava. Ma non ha portato a nulla perché li ho trovati tutti inconsistenti, senz'anima: Rosa dai capelli verdi e dall'aspetto marino (?), Clara che parla con gli spiriti (??, ma soprattutto: dove sono gli spiriti? Anzi, no, a cosa servono??), Blanca perdutamente innamorata (???) , Alba coraggiosa e intraprendente (????). Dette così sembrano caratterizzazioni particolari, e anche io credo lo siano, ma non portano a niente! Non servono a niente! Donne che dovrebbero essere così peculiari, empatiche, dovrebbero costringerti a seguire le loro personalità... a me hanno solo annoiato. Figure su carta, fanno centinaia di cose che un lettore dovrebbe trovare affascinati e renderle eroine ai propri occhi, ma io le ho trovate solo semplici, senza fantasia, per nulla coinvolgenti, vive o morte che fossero mi hanno lasciata nella più totale indifferenza.
E poi, diciamolo chiaramente: la Allende descrive vita di donne inesistenti riassumendo (quando sono brutti i riassunti per certe descrizioni! Come può una personalità fare una comparsa e poi sparire?) quelli che ritieni i punti salienti e più sfiziosi. Che dire, io preferisco un altro genere di aroma!
Non voglio dilungarmi oltre, anche perché nonostante la mia obiettività ovviamente ciò che questo libro mi ha lasciato, o meglio, non mi ha lasciato, condiziona la mia opinione.
Tengo a precisare solo un paio di cose: questo libro non è brutto, ha qualcosa di particolare, sicuramente piacerà a chi ama le saghe familiari.
Di contro, seppure leggo di tutto, non fa per me: non è brutto, non è scritto male ma... l'ho trovato completamente inutile. Se non lo avessi letto non ci sarebbe stata differenza. Non mi ha lasciato niente. Senza contare che poi avendo conosciuto Eva Luna mi sono sembrati molto simili tra loro, le stesse tematiche sfumate di qualche virgola.
Non ha suscitato in alcun modo il mio interesse, dopo un certo punto mi sono accorta di leggerlo per pura forza di volontà (non mi piace non terminare libri, ma forse con questo farò un'eccezione).
Una sensazione bruttissima. Un libro puoi detestarlo, amarlo, apprezzarlo, odiarlo... ma un libro che lascia indifferenti è ... amaro.
Comunque resta consigliato per chi ama l'autrice, le descrizioni sono buone, la scelta lessicale (che io trovo piuttosto discutibile) va bene, i capitoli lunghi rallentano un po' la lettura ma se vi prende è facilmente sopportabile.
Beati coloro che l'hanno amato e apprezzato...
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Commenti
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Rispetto comunque l'opinione di questa lettrice, anche se non la condivido...
Ognuno, infatti è padrone di pensarla come vuole.
Cordiali saluti.
Gineisa
Alle volte, mi sembrava di leggere "Cent'anni di solitudine" senza Macondo sullo sfondo ...
Mah..
Brava Rondinella! Ottima recensione, chiara ed esaustiva !
Mi dispiace che non ti sia piaciuto, spero che lo scambierai con qualcosa di più interessante per te!
Eddai, soffri fino in fondo! ;))
Mi è piaciuta molto la tua recensione, anche se non la condivido per nulla: ho amato e amo ancora questo libro. Ma mi piace vedere come lo hai scientificamente sezionato!
Probabilmente dovevo evitarlo visto che i miei generi diletti sono altri,ma ho pensato che un libro così apprezzato fosse per tutti considerando che poi leggo tutto. La mia consolazione è che non sono l'unica a cui non è piaciuto ...
E poi ci sono altre centinaia di opinioni a 'smentire' la mia, e accetto completamente i vostri punti di vista (infatti le recensioni precedenti le ho votate tutte in modo positivo, se ci sono pollici in giù io non c'entro niente).
@elisabetta mica è colpa tua?!? Meglio che l'abbia scambiato invece che comprato!
@mephixto, in effetti la prima parte mi è andata abbastanza bene, dopo è iniziata la discesa...
@daniele, tentar non nuoce!
@tutti gli altri: apprezzo le vostre considerazioni, ognuno la pensa come vuole...
anche io spesso trovo libri che ho amato con recensioni negative ma dov'è il problema... il mondo è bello perché è vario... e poi l'importante è che sia piaciuto a me!
Ben venga, e soprattutto così ben motivato poi!
Brava Rondinella!
PS: io odio tuttora Zafon, per cui capisco la sensazione!
:))
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Mai letta l'Allende e non è che mi intrighi molto, se sarò costretto lo farò, oppure lascerò maturare i tempi!