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Il principe dei nostri valori perduti
Sì, è proprio come pensate, si tratta del romanzo che fa da sequel a “Il piccolo principe” di Saint-Exupéry.
Questo “ritorno” però non è stato scritto dallo stesso autore de “Il piccolo principe”, ma da Roemmers, il quale ha saputo dare il giusto carattere e poesia alla continuazione di quel libro tanto amato.
Il piccolo signorino è cresciuto, ora è un ragazzo, un adolescente e ha lasciato il suo amato asteroide per venire tra noi sulla Terra.
Il principino però non è cambiato, con gli anni ha mantenuto i suoi bei capelli color del grano, i suoi occhi azzurri, il suo dolce viso ed il suo carattere gentile e generoso con tutti anche se ha dovuto soffrire.
Lo scrittore ha mantenuto uno stile molto semplice ed adatto a tutti.
I brevi capitoli con cui è diviso il romanzo invogliano il lettore a terminare prima la lettura.
Passiamo alla trama di questo dolce libretto.
Uno dei protagonisti è lo stesso autore che si trova alla guida della sua auto tra i paesaggi sconfinati della Patagonia. Ad un certo punto vede sul ciglio della strada il protagonista principale, il giovane principe.
Dopo averlo caricato in auto ed averlo aiutato, il loro viaggio continuerà per parecchi chilometri e tutto ciò li farà conoscere meglio.
Insieme avranno la possibilità di aiutare molte persone.
Lo scrittore grazie al percorso che ha intrapreso con il principe riscoprirà i valori più puri.
Lo stesso lettore attraverso queste parole ricche di emozioni e poesia si troverà in un mondo ricco di valori e purezza.
Questo principe puro di cuore, ricco di innocenza e di buoni propositi ci accompagnerà per solo 114 pagine, troppo poche, ma bellissime e da leggere tutte in un fiato.
Perciò se avete amato il libro di Saint-Exupéry non potete non leggere questo insieme di dolcezza e poesia.
Lo consiglio a tutti, sia ai grandi che ai piccini, per riscoprire i valori puri da tempo perduti.
“Forse esiste il dolore del mondo perché così possiamo amare e apprezzare la felicità. Forse esiste l’odio perché così possiamo sperimentare la grazia spirituale del perdono. La verità è che, senza difficoltà, sarebbe impossibile migliorare come esseri umani e scoprire il nostro vero io. Sono proprio i momenti più critici a tirar fuori il meglio che teniamo nascosto dentro.”