Dettagli Recensione
Tra i miei classici preferiti
Premettendo che ancora non sono riuscito a leggere tutta la produzione del mio amico Fedor, posso al momento affermare che Delitto e Castigo è, insieme ai Fratelli Karamazov, in vetta nelle mie preferenze verso di lui.
C'è comunque una netta differenza tra i due libri, in quanto ne i Karamazov la narrazione è molto ricercata ed a tratti risultante lenta, mentre in delitto e castigo i capitoli scorrono che è un piacere e solo in rarissime occasioni si nota qualche rallentamento.
La storia parla di uno degli eroi tipici Dostoevskiani, uno studente universitario in bolletta molto introspettivo ed a tratti scrorbutico e asociale, ma generoso e di buon cuore di fronte alle avversità che colpiscono chi sta peggio di lui.
E' un tipico eroe che si trova anche in altre sue produzioni e mi piace pensare che sia anche il suo preferito.
Ovviamente la storia si basa su un delitto e su tutto quello che ne consegue, ma non voglio rovinarvi il piacere di leggerlo.
L'analisi introspettiva dei personaggi è minuziosa e quando entrano in scena molto spesso già li conosciamo, oppure l'autore risulta pronto a presentarceli ed analizzarli, ogni parola o gesto non viene mai per caso.
Ne risulta che è molto facile immergersi dentro la storia, e molto difficile uscirne fino a che non si arriva all'ultima pagina.
Per chi non è abituato agli scrittori Russi inizialmente troverà un pò di difficoltà con i nomi dei personaggi, perchè ognuno ha almeno due appellativi (in base al grado di conoscenza delle persone cui si rivolgono loro).
Superato questo piccolo ostacolo vi assicuro che non vi pentirete della lettura.
Delitto e castigo è nella Hall of Fame dei miei classici preferiti.
Consigliatissimo.