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Per chi suona la campana
 
Per chi suona la campana 2012-10-08 08:17:43 Mephixto
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mephixto Opinione inserita da Mephixto    08 Ottobre, 2012
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Tre lunghissimi giorni..

Non è stato per nulla semplice finirlo, purtroppo è un romanzo che per quanto sia bello nel suo insieme, mi è risultato a tratti pesante e tedioso, a limite del logorroico. In particolare quando si perde in lunghissime e contorte elucubrazioni.
“Per chi suona la campana” è una minuziosa descrizione dei tre giorni che precedono un azione di sabotaggio, tre giorni che precedono un azione da cui dipendono le sorti della guerra civile spagnola, tre giorni di tensione, amore, amicizia e valore,dubbi e perplessità. Tre giorni in cui gli ideali e l’amore si scontreranno, giorni di scelte difficili.
I fatti sono accompagnati dall’ introspettiva di un dinamitardo idealista, Robert Jordan detto L’ Inglès,e dai sentimenti di ognuno dei membri di una banda di guerriglieri assassini e senza scrupoli che si nascondono dietro le linee del fronte Franchista. Banditi al soldo dei Repubblicani.
La descrizione dei personaggi è talmente minuziosa che Pablo, Maria,Anselmo, Augustin, Eladio, Fernando,Pilar, e Robert Jordan, ti si stampano nel cervello , impari a conoscerli e addirittura a riconoscerli per i loro comportamenti, senza che Hemingway ti debba ogni volta ricordare di chi stati leggendo. Ogni personaggio e ben descritto e caratterizzato con originalità, ma è proprio questa descrizione ossessiva che ti porta in varie occasioni quasi a dire, “basta lo lascio li “. Ma sarebbe un errore, perché il finale è intenso e coinvolgente come pochi ed è strettamente legato, ad doppio filo all’affetto che solo Hemingway, con le sue descrizioni minuziose, fa in modo che ti leghi ai membri della banda di Pablo!
Pablo:sordido individuo, crudele e infantile, controverso capo banda.
Pilar la donna del capo : Zingara idealista, un po’ la puttana dal cuore d’oro, dal carattere duro.
Anselmo: il vecchio idealista pronto al sacrificio per la causa, umiltà e saggezza.
Lo zingaro: Indolente e pigro rivoluzionario bandito.
L’ingèls : Specializzato in esplosivi, specchio della dualità del uomo, i giorni che precedono la missione lo porteranno a rivalutare la sua posizione al interno del mondo e della guerra.
Maria è come la spagna di quegli anni, stuprata, torturata e afflitta, giovane e inesperta, difesa da un gruppo di banditi vestiti da rivoluzionari.
Questi sono solo alcuni degli splendidi personaggi che si stagliano all’orizzonte di questo corposo romanzo.
Lo stile è schietto, essenziale, i dialoghi fulminei, coerenti, concreti. le descrizioni dei paesaggi precise dettagliate ti trasportano sulle montagne dove l’odore di aghi di pino, di resina e di vino stantio e sudore di cavalli fanno da cornice allo svolgersi della vicenda .
In conclusione un romanzo affascinante e intenso che però,spesso, ha messo a dura prova la mia pazienza, Un romanzo che è come una montagna, solo quando sei in vetta trovi la giustificazione alla fatica fatta per giungerci …

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Commenti

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bellissima recensione !!!!
sono anni che mi propongo di leggerlo......prima o poi scalerò la montagna !!!
Uno dei miei libri preferiti in assoluto...non sono d'accordo con gli aggettivi "pesante" e "tedioso" ne con l'idea di definire "banditi" persone che hanno fatto la resistenza al franchismo...ma questi sono pareri soggettivi, nel complesso la tua è una bella recensione
Maledetto touchscreen..! Il mio era ovviamente un like... Scusa scusissima! E complimenti per la recensione!
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Mephixto
09 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
09 Ottobre, 2012
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Ciao Enrico prima di tutto grazie del complimento.
Non voglio estremizzare la polemica, però tieni presente che la "Banda di Pablo" e di "EL- Sordo" sono banditi, non tutti i membri forse, ma motli di loro sono delinquenti sanguinari, almeno questo è il modo in cui li presenta nel romanzo, che poi lottino per un fine onorevole è un altro discorso. .
Inoltre mi sembra che l'atteggimaento adottato da Pablo quando conquista il villaggio (quindi la sfilata dei fascisti verso la rupe e tutto quello che ne consegue) non sia un atteggiamente molto umano...
Sul pesante e il tedioso ti dico che non tutto il romanzo è cosi, ma in alcuni punti è veramente logorroico e stenta a trasportarti :)
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Mephixto
09 Ottobre, 2012
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Succede, non preoccuparti :) è il pensiero che conta !
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Mephixto
09 Ottobre, 2012
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Allora armati di pazienza e leggiti questo classico !!!
Guarda Mirko che il mio commento era ben lontano dal voler essere polemico. Semplicemente volevo, pur apprezzando la tua recensione e rispettando il tuo giudizio, sottolineare le differenze di valutazione che sono venute fuori dalla mia lettura rispetto alla tua...un semplice scambio di opinioni. Pur disapprovando la sanguinarietà e la crudeltà di alcuni protagonisti e di alcune loro gesta in particolare non mi sento di parlare di banditismo, che di solito presuppone un governo stabile e un periodo relativamente pacifico. Qui è guerra vera e propria, con due parti in causa che combattono e uccidono in maniera bilaterale...Pablo e i suoi sono banditi nella stessa misura in cui lo sono i franchisti che non sparavano a salve ne facevano ricorso al galateo. Ma ripeto, questo è il mio pensiero e non pretendo che debba essere necessariamente più giusto del tuo. Allo stesso modo affermo di non aver provato tedio o pesantezza nella lettura, forse perchè amo Hemingway, ma capisco che per altri possa non essere così, come magari a volte giudico io pesanti o peggio libri che per altri sono perfetti. Mi dispiace per l'equivoco, se avessi voluto far polemica non avrei giudicato utile la tua recensione come ho fatto. Un saluto, spero di leggere presto un'altra tua recensione. Enrico
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Mephixto
09 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
09 Ottobre, 2012
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Si Errico, ne sono consapevole che no novlevi fare polemica, l'errore è stato mio nel modo in cui ho formulato la frase... Quindi non hai nulla di cui dispiacerti ;-)
Concordo con te su tutto però il temrine Banditismo, non prevede necessariamente una situazione di stabilità, e in piu il treno che fanno saltare, dove trovano Maria, unica superstite, non è pieno solo di Fascisti, ma di gente in generale e quindi uccidono in modo bilaterale .
Poi entrando nel dettaglio (e qui la polemica forse la faccio io) se sei un ladro di cavalli rimani un ladro di cavalli guerra o non guerra, così è per strupatori, assassini e tutta la allegra comitiva di biechi individui.
Seconda nota di polemica perdonami nuovamente, i gruppi armati che operano oltre le linee nemiche, spesso sono banditi, e i motivi sono: conoscienza del ambiente, capacità di adattamento( daltronde la loro vita è sempre quella di colpire e nascondersi.Cambia il nemico non la sostanza) pochi scrupoli,profonda conoscienza del territorio in cui operano. (nascondigli, ripari di fortuna strade nascoste ecc..) e in fine azioni lampo e sabotaggi sono molto affini a rapine furti o adddirittura attentati. Purtroppo Pablo e altri sono banditi, per loro stessa ammissione, e lo sarebbero stati comunque anche se non ci fosse stata la guerra. Queste conclusioni le traggo dalle parole di Anselmo e dalle considerazioni di Robert Jordan e quindi le ho applicate al romanzo. Invece in termini piu ampi e realistici è la storia che le ha documentat,e non è certo un mio pensiero.
Con questi discorsi si rischia di far passare per banditi anche i partigiani italiani che lottarono contro il nazifascismo e non so come la pensi tu ma a me non sembra il caso di farlo. Comunque stiamo un pò estremizzando e rischiamo veramente di entrare in polemica senza motivo. Solo una cosa: il ladro di cavalli è pur sempre tale ma se entra a far parte di un'organizzazione diventa mafioso. Allo stesso modo un bandito che entra in pianta stabile in una guerra, si schiera da una parte ben precisa e ne condivide ideali e obiettivi diventa parte in causa, soldato o partigiano, scegli tu. E proprio partigiani preferisco definire il gruppo in questione, come del resto recita la quarta di copertina. Ma ognuno da alle cose il nome che ritiene più opportuno e rispetto la tua visione pur non condividendola.
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Mephixto
10 Ottobre, 2012
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Concordo con te, meglio non perseguire questa strada che potrebbe diventare spinosa :-)
Voglio solo chiarire che li chiamo Banditi non per le mie ideologie politche, ma per come sono descritti e per come i protagonisti stessi li vedono.
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