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Divagazione su divagazione...
Dopo la bellezza di quattrocentosessantaquattro pagine eccomi qui con la domanda del secolo: "Di che cosa parla PopCo?"
Innanzitutto una doverosa premessa sull'autrice: Scarlett Thomas è una grande, grandissima chiacchierona.
Dopo aver terminato questo libro ho l'impressione che se per un "fortuito" caso incontrassi l’autrice e le chiedessi una qualunque informazione banale del tipo "sa per caso che ore sono?", questa donna sarebbe capace di tenere un monologo per giorni interi, raccontandomi prima la storia della scienza della misurazione del tempo, dalla meridiana agli orologi basati sulle oscillazioni degli elettroni, poi dilungandosi nella avvincente storia che ha portato l'orologio che indossa proprio lì sul suo polso e dei legami complessi fra lei e la persona che glielo ha regalato, fino a risalire a tutti i suoi parenti e conoscenti, indietro nel tempo fino ad Adamo ed Eva, fino a che non sarebbe passato così tanto tempo dalla mia incauta domanda che probabilmente Scarlett non potrebbe dirmi altro che "Oh mi spiace, non so che ore sono: mi si sono scaricate le pile già un paio di divagazioni fa".
Insomma Scalett Thomas la Regina delle divagazioni inutili.
Viene quindi automatico domandarsi che cosa l'autrice abbia desiderato raccontarci, il tema fondamentale apparente, in mezzo al quale sono inzuppate come biscotti nel tiramisù le divagazioni, è inzialmente la crittografia, condita da una infarinata dei più interessanti aneddoti matematici.
Tutto questo inserito nella storia di Alice, creativa presso una multinazionale di giocattoli che sta lavorando su un progetto di ideazione e ricerca per un prodotto vendibile tra le adolescenti in una tenuta del Devon. In parallelo vengono riportati flashback sul passato della protagonista, sul rapporto con la famiglia, la sua passione per la matematica, la crittoanalisi, dall'infanzia all'adolescenza.
Ai flashback sul passato si mescolano le riunioni lavorative del presente, fino a che il tema principale, quello sulla matematica, non diventa in realtà secondario rispetto a quello fondamentale e, forse, reale del libro: "Come lavorano le multinazionali?","Come manipolano le persone e l'opinione pubblica?" "Come condizionano i desideri di ogni potenziale consumatore, portandolo a fregarsene delle condizioni di coloro che hanno duramente lavorato per produrre?".
Ed ecco allora che, la Thomas raggiunge l'apice: ti prende per la stanchezza! E l'ultima parte, per una laureata in marketing, riscatta in parte le prime duecento pagine di divagazioni.
Se immaginate ogni divagazione come una svolta su un percorso altrimenti rettilineo, questo libro è un gigantesco labirinto: non tutti i percorsi che abbiamo intrapreso sono stati affrontati in modo esaustivo e chiusi nel modo più appropriato, però perlomeno siamo arrivati alla fine!
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Commenti
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Syd
Il migliore!
Bella rece!
Dunque... In questo momento non so se me la sentirei di leggere ancora qualcosa della Thomas. PopCo mi è costato una gran fatica, non ho lasciato la lettura a metà solo perché credo che tutti i libri meritino una chance, dall'inizio alla fine... Ma è stata una prova ardua!
Però in futuro mai dire mai... ;)
@Pietro Mi è piaciuta moltro anche l'isola dei segreti, ma il numero 1 per me è che fine ha fatto mr y.. (li ho letti tutti!)
@Clara la cosa bella di questa scrittrice è il fatto che in ogni suo libro l'ambientazione cambia. Gli altri che ha scritto non hanno nulla a che fare con codici o marketing, ma ti do ragione, se un libro non piace, meglio far passare un po' di tempo prima di leggere qualcos'altro di suo!!
Ciao
L'ho specificato perchè meglio prevenire che curare ma assolutamente, ci tengo a precisare, nessun riferimento personale.P&L
Bella recensione, hai reso bene l'idea "divagante"!
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Bella Recensione!
Anche a me non è piaciuto molto Popco ma "Che fine ha fatto mr Y" è veramente stupendo!!