Dettagli Recensione
Cenere alla cenere, polvere alla polvere
“La strada” è obbiettivamente un buonissimo racconto allungato, ha il pregio e il difetto di essere troppo corto, per essere un romanzo, ma troppo lungo per essere un racconto.
E’ un testo che si legge in un pomeriggio, a patto però, che si riesca a reggere lo stato di desolazione, angoscia, abbandono, oppressione,malinconia in cui versa un ipotetico futuro prossimo.
Un futuro drammatico di cenere, fame, freddo, putridume,e ancora fame, morte, disperazione, un futuro dipinto con tutte le sfumature di grigio e nero. Un futuro dove la luce è un bianco opaco.
Il mondo, o meglio ciò che ne rimane, sono coriandoli e stratificazioni di cenere che rivestono ogni cosa, si ammassano lungo le strade, aleggiano nell’aria, si aggrappano e si mischiano ad ogni azione.
E in tutta questa sterilità e grigiore, in tutto questo mondo ormai senza vita, totalmente incapace di portare nuova linfa, in questo mondo dove solo il parassita peggiore è riuscito a resistere. (Forse perché costruito a sua immagine e somiglianza) In questo futuro plumbeo,freddo e al limite del asfittico, in tutto questo arde una fiamma, piccola ma intensa, una fiamma rossa, giovane e calda, una fiamma che sa di speranza una fiamma che non arde ma risplende .
I portatori della fiamma sono un uomo e un bambino, non hanno nome, non hanno da mangiare, non hanno un progetto, se non un unico inarrivabile obbiettivo mosso dalla speranza:quello di andare il più a sud possibile, per incontrare chi ? cosa ?
L’umanità è quasi estinta, e i pochi rappresentanti ancora in circolazione sono per lo più biechi individui, famelici, cannibali, e voraci. Padre e figlio, fiamma e portatore, hanno solo una pistola due colpi e un modo ostile che li circonda, popolato dalla bestia uomo.
Un romanzo che, a mio avviso, risulta essere più realistico di tanti altri romanzi del genere. Purtroppo un testo che volutamente omette il prima, una fine del mondo, e della vita su di esso, ignota. Si pensa ad una esplosione atomica, una guerra ? qualcosa di simile, anche se per quanto McCarthy cerchi di dare degli indizi.
Il romanzo è quasi flusso di coscienza, omettendo volutamente caporali e virgolette prima dei dialoghi. Dialoghi che tra l’altro sono veramente pochi e parchi. Ma è questa pochezza che li rende eccezionali, contribuendo ad arricchire di disperazione e drammaticità questa storia d’amore paterno di lotta per la vita, questa storia di disarmante speranza.
Volendo essere pignoli però, “La strada” ha i suoi difetti. Difetti che potremmo definire dei peccati veniali, che però ci sono, e si sentono. Primo tra tutti le mele “mummificate”,normalmente in qualche anno si decompongono non è che si seccano e rimangono commestibili per decenni, in particolare se rimangono all’aperto e si trovano in climi umidi.… Secondo: una fonte di calore che riesca a liquefare il vetro, liquefa sicuramente anche il rame (come mai ci sono cavi di rame ai lampioni e vetro liquefatto nello stesso luogo ?)… e se fonde il rame fonde anche il catrame ma le strade sono intatte … quindi in definitiva McCarthy non ha saputo trovare coerenza nell’ambientazione oppure ...
Oppure questi “errori” possono anche essere voluti, per generare ancora più entropia nella mente del lettore e allontanarlo ancora di più dalla domanda a cui è più difficile rispondere: Che cosa è successo al mondo ???
In conclusione un ottimo testo che consiglio a tutti: immediato, intenso , drammatico e commovente.
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Commenti
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Nel contesto mi hanno fatto storcere il naso... in realtà ne avevo altri ma il libro è talmente bello che li ho metabolizzati senza fatica ! :)
io adoro questo romanzo !!!!
SI è stata un esperienza fantastia e nuova ! un grande romanzo !
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Io quei dettagli non li avevo proprio notati :-)