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angoscia crescente
Grottesco è dire poco!
Questa storia viene narrata in prima persona e tutti i fatti raccontati a mo di memoria di ciò che è successo da quando la moglie del sig. Hugo Coal (il nostro protagonista) ha assunto i signori Fledge a servizio della famiglia.
Sir. Hugo è in sedia a rotelle e mano a mano che la storia si snoda vengono alla luce i fatti in un crescendo di inquietudine e lieve senso di claustrofobia.
La sensazione di curiosità che ha suscitato in me andava aumentando con lo scorrere delle pagine: la voglia di capire come mai il sig. hugo era ridotto così, chi era il colpevole, le maschere che crollano e il male che si insinua fra le mura domestiche come una pianta infestante che con la calma si addentra fra le fessure e quando te ne accorgi ormai è troppo tardi.
Un giallo inquietante in cui sappiamo già il colpevole qual'è ma questo, invece di essere sotto i riflettori, è una figura marginale che agisce sullo sfondo ma che manipola la vita della famiglia Coal fino a stravolgerla.
Questo libro l'ho preso dallo scaffale della libreria, dentro alla sua carta plastificata, attirata dall'immagine che c'è sulla copertina e il piccolo assaggio che c'è sul retro, forse è stato un caso fortunato ma me lo sono assaporato e gustato dalla prima all'ultima pagina.
Ha effettivamente creato questo senso del grottesco perchè è un viaggio nell'oscurità della mente (e se ci si riesce) un immedesimarsi nella situazione cosciente di un uomo che vive in un corpo da vegetale senza poter comunicare col mondo esterno.
Tutti ti credono morto cerebralmente mentre tu percepisci/senti e vivi tutto.
Un crescendo di ansietà che fa sperare al lettore che la morte sopraggiunga velocemente (e non è detto che sia la cosa migliore).
Lo consiglio vivamente a chi avesse voglia di assaporare il classico senso di inquietudine che lascia l'amaro in bocca.
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