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Magia in prosa
Quando il Maestro accarezza(va) le pagine, in punta di penna, ti scava(va) solchi nel anima e nella mente. Marquez e’ impagabile, ineguagliabile ed è per questo che risulta essere il massimo esponente di un genere che difficilmente vedrà altri scrittori eguagliarlo.
A parte questa mia affermazione da ammiratore appassionato, ritengo che questo romanzo si di una gradevolezza e di un dolcezza che poco ha a che fare con l’ambientazione , eppure nonostante il colera, il fango, gli effluvi delle fogne a cielo aperto, gli afrori delle decomposizioni organiche cittadine, le stitichezze e le malsane abitudini dei personaggi sempre al limite,riesce a tratteggiare e descrivere, in maniera divina, l’amore nella sue forme più vere: dalla più passionale al più romantico, dall’amore cinico a quello materno di Trànsito Ariza, passando in fine per quello effimero e furtivo delle amanti di Florentino Ariza. Li tocca tutti !
Gabò dimostra ancora una volta che: per quanto la trama non sia da farti gridare al miracolo, e non sia un ricettacolo di colpi di scena, lo stile è importante, anche più del contenuto; asciutto, essenziale e fantasioso, gli bastano poche parole per tratteggiare personaggi enormi e carismatici.
Le sensazioni che questa opera mi ha trasmesso, mentre mi perdevo nei caraibi , sono simili alla sensazione di pace e continuità, che ritrovo ogni qual’volta mi soffermo sulla spiaggia ad osservare il perpetuo sciabordio delle onde . Si legge per il gusto di leggerla, perche le similitudini, gli aforismi e la narrazione, raggiungono un ritmo armonico e seducente, ti coinvolge e ti trascina, e tu rimani li senza stancarti, senza annoiarti.
I suoi personaggi al limite del assurdo, impari a conoscerli più per i difetti e le peculiarità, che non per le vicende. Ti entrano dentro, ti si cesellano nei ricordi, ognuno di loro vivo, reale, tangibile; ogni volta che sospendevo la lettura temevo che gli attori del romanzo proseguissero una vita propria, protetti dalla copertina e accompagnati da Marquez nel loro effimero arbitrio. Urbino, Fermina, Leona, LeonXII , tutti con nomi improbabili e unici, tutti irripetibili.
In conclusione mi sento di asserire che, solo chi ama la letteratura profondamente può apprezzare a pieno la penna di un maestro che con un una spruzzata di magia, un pizzico di romanticismo e tanto, tanto amore per la letteratura ha regalato a tutti noi capolavori indimenticabili… e “l’amore ai tempi del colera” è uno di questi !
Grazie Gabò !
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