Dettagli Recensione
Il lungo cammino della vita
Può un uomo che ha sempre vissuto in un suo mondo ristretto non solo in termini di spazio quanto di
sentimenti, di sogni e ideali, uno studioso di lingue morte, la cui anima sembra seguire il destino
dell'oggetto dei suoi studi, morire prima ancora del suo corpo, lasciare improvvisamente tutto per seguire
un'intuizione , un desiderio di conoscenza sorto da fattori e coincidenze che in altri momenti della sua
vita non lo avrebbero smosso di un solo millimetro ma che invece ora lo hanno intrigato ed attirato in
maniera irresistibile ?
Assolutamente Si. Il profer Gregorius, uomo poco incline alle fantasie e al rischio, parte per Lisbona portando con se le pagine di un misterioso libro di tale Amadeu Ignazio De Almeida Prado.
A Lisbona andrà in cerca di notizie sulla vita di questo autore praticamente sconosciuto e attraverso la
vita di Amadeu imparerà a farsi le domande più importanti riguardo la propria vita e a cercare le risposte
che non aveva mai trovato perchè appunto non aveva mai avuto il coraggio di chiedersi niente, di mettere in discussione niente.
E' come leggere un romanzo nel romanzo ma non solo , Gregorius si interroga su se stesso attraverso la vita di Amadeu e il lettore riflette su se stesso attraverso i dubbi di Gregorius, ad un ritmo compassato perchè Gregorius è tutto il contrario di un novello Indiana Jones, lui riflette, teorizza e per la prima volta in vita sua si avventura su terreni incolti della propria anima, per la prima volta "esce" da se stesso e prova a vedersi , ad interrogarsi se la persona in cui lui si è sempre identificato sia quella che le altre persone vedono incontrandolo.
E' una lettura da assaporare pian piano, molto colta, sottile, fa riflettere non poco, l'autore è un docente di filosofia e la sua narrazione ha parecchi spunti filosofici , ma Mercier sa anche descrivere meravigliosamente i personaggi ed i loro turbamenti. Gregorius, attraverso le vicende
tormentate e dolorose di Amadeu , capisce che non è mai troppo tardi per andare alla scoperta di se stessi, e che ripensare al passato, rigiudicarlo magari, può dare un senso ed aspettative diverse al futuro, il tutto fino alla rivelazione di quella che è stata forse l'inconscia paura che ha mosso la sua anima ingessata.
Mi ha ricordato una novella di Pirandello : "Il treno ha fischiato" . Molto ma molto bello.
Commenti
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:-) Se ne vantano ancora oggi.
Non è una lettura facile di puro intrattenimento ma credo che sia , letterariamente parlando, una collina che tu puoi scalare senza affanni, io ne conservo ancora un bel ricordo dopo tutto questo tempo.
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questo libro mi stuzzicava ma le recensioni che leggevo non mi convincevano appieno....