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L'inferno in stile Saramago
Ho preso Cecità molto tempo fa grazie ai lettori di questa community.
Lo tenevo li’.Fermo,senza aprirlo.Non me la sentivo di leggerlo.Aspettavo il “momento giusto”.
Poi un giorno ho pensato che non dovevo più attendere,le recensioni erano strabilianti.Perché indugiavo?
Ho iniziato.
Le prime pagine mi affascinavano:questo bianco negli occhi cosi improvviso,questa scrittura di Saramago cosi anomala,diversa,senza alcun rispetto per le regole grammaticali.
Pensavo stranita che era davvero talentuoso per poterselo permettere.
E poi come riusciva a farmi immaginare cosi tanti personaggi senza descrizione?
Butta là un particolare,un occhio strabico,degli occhiali scuri e tu vedi qualcuno.
Wow.
Ma a un certo punto per continuare ad andare avanti iniziavo a fare uno sforzo disumano.
Non era noia,non era mancanza di attenzione.Era dolore.
Leggere Cecità mi faceva troppo male.
La reclusione,la perdita di dignità,il putridume,la violenza,la cattiveria.
L’impotenza di questi ciechi verso il mondo,verso la loro vita,erano insostenibili per me.
L’ho chiuso.Ho detto basta.Ho detto mi arrendo.
Sono passati mesi ma ogni tanto scene di quel romanzo mi tornavano in mente.
Una sorta di fantasma letterario che non voleva mollarmi.
Allora ieri ci sono tornata su e oggi l’ho terminato.
Ma stavolta sapevo cosa mi aspettava,mi sono corazzata e ho tentato di difendermi.
Ho letto con la testa.
E come una osservatrice distaccata mi sono resa conto di come Saramago scavi nel fango.
Arriva fino al punto più nero dell’animo umano,non risparmia nulla al lettore dell’orrore.
Nel libro dei senza vista non smette di sussurrarti “Guarda,guarda,guarda.Osserva fino a che punto si può arrivare.Non distogliere lo sguardo.Mai.”
A mani nude e sanguinanti ti conduce nell’abbisso,nel punto da cui si può solo risalire.
Poi ogni tanto ti lancia una frase piena di luce,che dovrebbe resitituirti la speranza.
Ogni tanto.Troppo poco.
Sapete che c’è?Io questo libro non so giudicarlo.Non so dirvi se mi è piaciuto o meno.
So però che mi è entrato dentro.
In fondo non è quello che dovrebbe fare un capolavoro?
Anche se fa male.
Buona lettura.
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Commenti
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Bellissima recensione, condivido il tuo parere e' un libro duro, forte.
:-)
Si potrebbe dire che il piacere in questo libro sta proprio nel riuscire a finirlo, così da non doverlo piu aprire... altrimenti ti tormenta come una maledizione.
@Scuby non so con che coraggio l'ho riaperto!
@Mephixto sono totalmente d'accordo con te :) Ci ho messo mesi...ma adesso mi sento più libera!!!!
Lo sai che adoro le tue rece, vero? :*
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