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Le braci
 
Le braci 2012-09-09 14:56:34 joshua65
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
joshua65 Opinione inserita da joshua65    09 Settembre, 2012
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Il fuoco che sembra spento dorme sotto la cenere

Che Sandor Marai fosse un grande scrittore già lo sapevo.

Se poi vogliamo approfondire un po’ di più, indagando sulla sua biografia, ritroviamo nella sua vita quei tratti di liricità e nello stesso tempo epicità che caratterizzano Le Braci, uno dei suoi libri più famosi, sicuramente tra i più riusciti.

Ci deve essere per forza qualcosa di Marai in questo libro, la decadenza dei grandi imperi, l’impossibilità ad adeguarsi ai forti cambiamenti del primo novecento, le grandi guerre che portano via benessere, affetti, ricordi, ti devastano mostrandoti la tua inadeguatezza nel ricominciare, dopo che sono terminate.

Così come mi sembra di ritrovare qualcosa di Marai anche in Henrik, l’anziano generale, che ha aspettato tutta una vita per potersi rivedere con Konrad, inseparabile amico di infanzia che quarantuno anni prima è andato via senza una apparente spiegazione, per andare a vivere in Estremo Oriente.

Il generale, ha avuto tutto dalla vita, una famiglia agiata, una brillante carriera militare, un amico fraterno ed inseparabile, una moglie amatissima, e ad un certo punto capisce di essere stato tradito.

Il tradimento, come un fuoco al calor bianco, divampa inarrestabile bruciando e distruggendo tutto attorno a lui, lasciando dopo tanto tempo braci ancora inestinguibili. Adesso, dopo quarantuno anni, Henrik si trova di fronte Konrad. E’ giunto il momento di spegnerle.

Quello che invece non sapevo, e qui secondo me sta la vera bellezza di questo libro, è stata la facilità con cui sono stato trasportato da questo intenso fiume di passione. Non mi accade spesso, ma a volte la storia, la profondità dei temi trattati oppure una accurata introspezione dei personaggi mi catturano, legandomi tra le pagine, facendomi immedesimare nei personaggi, nelle situazioni, rende difficile sottrarmi a delle riflessioni personali.

Quante braci non si sono ancora estinte dentro di noi, dopo che il fuoco è divampato? E soprattutto, quante braci sono ancora accese nelle persone che abbiamo voluto bene e che non abbiamo ancora provato a spegnere?

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