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Insegnamo ai nostri figli...
... ad amare l'amore
Da dove cominciare? Questo è un romanzo talmente poliedrico che ho paura di tralasciare qualcosa di importante nel descrivere il mio stato d'animo dopo averlo chiuso (a malincuore). Perciò se tralascio qualcosa, potrete scoprirlo leggendolo.
Mi ripeto sempre che la fine di un buon libro lascia sempre in me un vuoto, e questo è uno di quei casi.... in cui ti affezioni ai protagonisti, soffri con loro e quando li lasci senti un moto di nostalgia.
I temi trattati in questo libro sono diversi ma accomunati dalla Fede e dalla Speranza. Si toccano argomenti molto delicati quali, la religione, la visione del prossimo, l'amore e la famiglia, la speranza nel futuro senza MAI dimenticare il passato, anzi traendone lezione.
Quando sento o leggo la parola Olocausto, in me si agita quasi un rifiuto egoistico, perché accomuno questo termine a persecuzione e morte. In questo romanzo l'Olocausto è la chiave di tutto, ma senza polemiche gratuite o critiche verso qualcuno. L'autrice lancia attraverso il suo racconto, un messaggio davvero forte che va oltre la semplice narrazione:
La conoscenza abbatte il pregiudizio
Una frase che si adatta ad ogni momento della nostra vita ma, se associata alla religione e all'umanità, ci fa riflettere su temi davvero scottanti e attuali. In questo libro emergono dei particolari davvero importanti per la storia contemporanea, particolari non trascurabili che mettono in luce quanto al giorno d'oggi le guerre di religione siano solo un paravento a coprire lotte di interesse puramente politico ed economico.
Durante la seconda guerra mondiale, i musulmani aiutarono molti ebrei a fuggire dai rastrellamenti nazisti facendoli nascondere nelle moschee di tutta europa e aiutandoli a fuggire dal loro Paese e quindi scampando ai campi di concentramento..... e attraverso questo vivido e struggente romanzo, Kristin Harmel, narra le vicende di una famiglia-simbolo ebrea e dei suoi discendenti fino ai giorni nostri. Una famiglia scampata in parte esigua alle atrocità del nazismo. Gli unici due sopravvissuti (fratello e sorella) si riincontreranno dopo settant'anni trascorsi nella convinzione di aver perso tutto e tutti. Grazie a sua nipote che partirà per Parigi alla ricerca delle proprie origini, Rose potrà riabbracciare suo fratello e l'unico amore della sua vita creduto morto e rimasto sempre al primo posto nel suo cuore.
Aver cambiato vita e identità, non l'ha salvata dal senso di colpa e dal rimorso di aver perso tutti gli affetti importanti della vita passata.
Finché le stelle saranno in cielo.....
...la promessa d'amore continuerà a vivere.
Attraverso il racconto di una storia d'amore sopravvissuta al tempo e al destino, l'autrice riesce a ripercorrere uno dei momenti più bui e atroci della nostra storia. Un amore forte, alimentato dalla speranza nel ritrovarsi un giorno prima di morire.... e questo è quello che succederà; i due protagonisti si ricongiugeranno sulla soglia della morte, lasciando un messaggio indelebile nelle vite della nuova generazione:
L'amore non è sempre facile, e a volte può ferirci profondamente, ma la vita è tanto più luminosa quanto più si crede nel potere dell'amore (verso i figli, verso la famiglia, verso l'anima gemella, verso il prossimo).
Nonostante il dolore e la perdita, non dobbiamo chiudere il nostro cuore all'amore e alla speranza in tutte le loro diverse declinazioni.
SPERANZA, FEDE E AMORE come fari delle nostre esistenze, come diari di vita per le generazioni future.
Se potessimo lasciare una capsula del tempo alle prossime generazioni, che messaggio scriveremo perché il tempo lo conservi? Io ci ho riflettuto e lascerei questo messaggio: " Insegnamo ai nostri figli a conoscere e aprirsi all'amore, a rispettare il prossimo e ad aver fiducia e speranza nel futuro".
Bè questo scrigno della Harmel spero possa diventare una piccola capsula che arrivi a qualche anno di distanza e possa unire gli animi di chi è cresciuto nella convinzione di essere migliore di altri, di credere in un Dio migliore degli altri e di essere incapace di allungare una mano per stringerne una di colore diverso. Non importa cosa pensiamo di Dio, viviamo tutti sotto lo stesso cielo.
Su questo magnifico lavoro della Harmel potrei continuare a scrivere per ore, ma lo spoglierei della sua magia e del suo potere, perciò consiglio di leggerlo e far cadere le lacrime in libertà..... perché per i cuori più "aperti" cadranno copiose.....
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Commenti
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La Garzanti fa sempre dei bei centri!!! Preparati a occhi lucidi.....
avevo già messo questo libro nella "lista dei desideri", ma dopo la tua recensione non vedo l'ora di iniziare a leggerlo.
Complimenti !!!ææ, sembrano parole uscite veramente dal cuore! Quando un libro riesce a darti queste emozioni vuol dire che ha centrato l'obbiettivo e non è facile distaccarsi ed incominciare un altra lettura. Sembra quasi di tradire quella storia o quei personaggi che ti hanno regalato ore di assoluto coinvolgimento.
io leggo generi molto distanti tra loto (romanzi come questo e urban fantasy), ma per questioni di vita personale recensisco questo genere col cuore, perché il dolore è una sensazione che purtroppo fa parlare il mio io più profondo.... questo è un libro che in appena 356 pagine contiene tanto, tantissimo a livello umano e psicologico. L'autrice è riuscita in modo magistrale a trasferirmi le sensazioni dei personaggi, e quando un autore riesce a farmi versare vere lacrime allora ha raggiunto lo scopo.....far partecipare il lettore! Vedrai ti colpirà dritto al cuore....
Il libro è davvero bello e intenso, anche più de "La luce sugli oceani".
Rimane impresso nella memoria!
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mi fido della tua recensione e non vedo l'ora di leggerlo