Dettagli Recensione
Semplicemente Donne
Leggi un libro di Bukowski,letti tutti. Bukowski è un cinico, un superficiale, un rude. Bukowski non è un vero scrittore, leggi Dostoevskij, D'annunzio, Hemingway etc... quelli sono veri scrittori(nessuno lo mette in dubbio). Queste sono solo alcune delle stronzate che certi finti critici dicono della scrittura del "vecchio zozzone"
Questo libro al contrario mostra un Bukowski molto più sensibile rispetto ad altre opere dello scrittore. La scrittura è lineare, non ricercata, per dirla in gergo "scrive come parla". Le donne non sono solo oggetti da scopare e gettare via, sono parte essenziale della vita dell'autore. Dalla puttana alla madre di famiglia, di ognuna di loro resta un ricordo che non si perde nel tempo. Ogni donna è descritta in ogni singola sfaccettatura, ognuna ha un pregio che viene esaltato. Il lettore non può che ammirare anche la più sgradevole di queste donne. Ora lascio parlare lo stesso Bukowski, che parla delle donne meglio di come possano fare molti altri
"Pensai alle rotture, e com'erano difficili, ma d'altra parte di solito bisognava rompere con una donna per incontrarne un'altra[...]. Un uomo non doveva avere una donna per sentirsi quanto più possibile reale, ma conoscerne una non guastava. Così quando la storia cominciava ad andar male imparava cosa volesse dire sentirsi solo e sconvolto, e capiva cosa avrebbe dovuto affrontare quando sarebbe arrivata la sua fine
C'erano parecchie cose che mi facevano diventare sentimentale: le scarpe di una donna sotto il letto; una forcina dimenticata sul tavolo da toilette; quel loro modo di dire: "vado a far pipì..."; i nastri per capelli; camminare lungo il boulevard all'1.30 di pomeriggio, due persone, un uomo e una donna, insieme; le lunghe notti passate a bere e a fumare, a parlare; le liti; il pensiero del suicidio; mangiare insieme e star bene; le battute; le risate senza senso; sentire la magia nell'aria; star chiusi insieme in una macchina parcheggiata; parlare dei propri amori finiti alle tre di notte; sentirsi dire che si russa, sentirla russare; madri, figlie, figli, gatti, cani; a volta la morte e a volte il divorzio, ma sempre andare fino in fondo; leggere il giornale da solo in una tavola calda e avere la nausea perchè lei adesso è la moglie di un dentista con un quoziente di intelligenza di 95; gli ippodromi, i parchi, i picnic al parco; perfino le galere; i suoi amici noiosi, i tuoi amici noiosi; il tuo bere, il suo ballare; il suo flirtare, il tuo flirtare; le sue pillole, le tue scopate clandestine, le sue scopate clandestine; dormire insieme..."
"Quando si ama una donna non si comincia sicuramente a misurarle gli arti" diceva Picasso, sicuramente Bukowski era d'accordo.
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