Dettagli Recensione
Barone di Munchaussen del Novecento
Apparenterei il "Centenario" con le avventure del barone di Munchaussen più che con Forrest Gump. In primo piano mi risulta più la storia inverosimile e la possibilità di scherzare coi potenti e col fuoco che l'ingenuità e la leggerezza del personaggio. Non è molto descritto Allan nella sua semplice psicologia, mentre è descritta nel dettaglio la storia inventata nella Storia. Questo è l'umorismo: cogliere il rischio nella serietà della vita, essere in bilico tra "beviamoci sopra" e "facciamo la Storia". La cosa è resa molto bene con l'invenzione della bomba atomica che ci ricorda Einstein tra genio e distruzione. Mentre si leggono le pagine che descrivono il tempo reale, la storia in fieri, si è portati a ridere, mentre le pagine che descrivono la Storia del Novecento (potenti, dittatori, comunismo, nazismo, religione, gulag, castrazione eugenetica, eccetera) inducono alla preoccupazione. Questa scissione mi è piaciuta perchè coglie l'essenza del ridere. Solo sciolti nell'acquavite possiamo ridere delle istituzioni e dei pensieri forti del Novecento. Sobri e razionali possiamo solo preoccuparci di quanto nel secolo scorso è accaduto.