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Qualcuno volò sul nido del cuculo
 
Qualcuno volò sul nido del cuculo 2012-09-01 09:08:37 Artemisia*
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Artemisia* Opinione inserita da Artemisia*    01 Settembre, 2012
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One flew over the cuckoo's nest

Il titolo originale americano è "One flew over the cuckoo's nest" ed il termine "cuckoo" può essere tradotto sia come cuculo, sia come "pazzo", modificando l'intero titolo del libro in "qualcuno diventò pazzo". Ed è di una follia che narra questo romanzo. Della follia crudele di Miss Ratched, la "Grande Infermiera" di un reparto di un ospedale psichiatrico nell'Oregon, un ospedale in cui convivono malati inguaribili e malati in via di guarigione, personaggi sottomessi dal mondo, dai genitori (l'esempio più calzante è il più giovane dei "malati", Billy Bibit, continuamente minacciato dalla pressione della Grande Infermiera di svelare ogni sua possibile ribellione alla madre) e soprattutto, da Miss Ratched, la quale instaura un regime di terrore che soltanto l'arrivo di un iracondo irlandese, Randle Patrick McMurphy, potrà incrinare. Mcmurphy dovrà fare i conti con il forzato ambiente bigotto e ostentatamente conformista che l'infermiera è riuscita a creare, plagiando le già deboli menti dei suoi "pazienti" che altro non sono se non "diversi" che non hanno retto allo scontro con il sistema. Un sistema che Mcmurphy tenta di mettere duramente alla prova con la sua umanità, uscendone sconfitto, ma aiutando a riscattare uno dei "pazienti", Capo Bromden, un colosso indiano di colore, che finge di essere ciò che non è per paura della società fuori dalle mura dell'ospedale. La presa di coscienza di Bromden e di altri "pazienti" è la grande prova del fallimento del tentativo di omologazione della Grande Infermiera.
Pubblicato nel 1962, è un romanzo che smuove gli animi, che affronta le tematiche più disparate, dal trattamento discutibile dei ricoverati negli ospedali psichiatrici alla lotta al conformismo imperante, di ieri come di oggi.
Da non perdere è anche la trasposizione cinematografica del regista ceco Miloš Forman, che vede protagonista nei panni di Randle Patrick McMurphy un indimenticabile Jack Nicholson.

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Commenti

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01 Settembre, 2012
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Bella rece!
Io il film l'ho visto due volte e tutte e due le volte ho pianto come una cretina... Quanto lo amo!! Uno dei film più belli al mondo, a mio parere =))
Il libro ce l'ho e lo leggerò senz'altro =)
In risposta ad un precedente commento
Artemisia*
01 Settembre, 2012
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Grazie! :D
E' uno di quei rari casi in cui è difficile scegliere tra il libro e il film, e poi adoro Jack Nicholson e credo che in questa pellicola abbia dato il meglio di sè...ma ti consiglio comunque di leggere anche il libro perchè merita tanto :)
Dido
02 Settembre, 2012
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Sono d'accordo uno dei pochi vasi in cui sono sorprendenti sia il libro che il film .
Non sapevo il titolo originale e quale significato avesse in inglese. In compenso in italiano (e forse anche in inglese) il titolo e' comunque un paradosso in quanto il cuculo e'un uccello che in natura non ha un vero e proprio nido in quanto depone ogni uovo in un diverso nido di altri uccelli all'insaputa delle madri. L'uovo del cuculo di solito ha un'incubazione più breve delle uova degli altri volatili, si schiude prima e alla nascita, per sua natura il neonato cuculo fa cadere dai nidi ospiti tutte le uova che si devono ancora schiudere facendole cadere tutte dal nido. In questo modo la madre adottiva non sapendo che l'unico neonato non e'in realtà il suo lo sfama incondizionatamente fino a quando il cuculo crescendo non abbandona il nido. In natura quella del cuculo e'una vera e propria forma parassitaria. Scusate il polpettone naturalistico ora vengo al punto. Il titolo del libro e' la ricerca di qualcosa che non è' possibile raggiungere, un'utopia. Io ho sempre interpretato così il titolo, Mcmurphy nonostante tutti i suoi sforzi non riesce a cambiare il sistema conformista e di terrore della capo infermiera. Ciao!
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