Dettagli Recensione

 
Sulla strada
 
Sulla strada 2012-08-26 08:12:02 mikyfalco
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
mikyfalco Opinione inserita da mikyfalco    26 Agosto, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sulla cattiva strada

“Qual è la tua strada,amico?La strada del santo,la strada del pazzo,la strada dell’arcobaleno,la strada del pesce piccolo,una strada qualunque.E’ una strada che porta chiunque dovunque comunque.Chi dove come?”

Chi si imbatte in questo libro,di solito,è perché ne ha sentito tanto parlare,soprattutto negli ultimi anni,dove è tornato alla ribalta il mito degli hobo:una vita di sregolatezze,senza mete precise.
Kerouac è stato il simbolo della beat generetion.Beat vuol dire ritmo,ma Kerouac lo intende come radice della parola “beatific”,la condizione umana che si cerca per tutta la vita,ma che lui stesso,pur provandoci,non ha mai trovato.
E’ questo che porta Sal,pseudonimo utilizzato dall’autore per identificarsi nel testo, e Dean Moriarty,suo grande amico di avventure,a viaggiare lungo tutta l’America:cercano “quella cosa”.
Il libro in sé,a tratti lascia un senso di noia,come sempre quando si ha a che fare con elenchi di nomi di città e di persone, o descrizioni dettagliate di serate che sembrano un diario segreto di un quindicenne appena tornato a casa.
Ma,ci sono anche stralci di testo che ti lasciano dentro il sapore della strada,il sapore di notti insonni su e giù,il sapore delle albe e dei tramonti che ti passano accanto,dell’America,di donne amate e poi lasciate,di chi vuole sfuggire dall’imbuto di un’etichetta sociale e rompere gli schemi e divertirsi.
Certe cose a rileggerle oggi,a più di cinquant’anni di distanza,possono sembrare assurde o comunque banali,ma a quell’epoca,anche solo pensare certe cose,era follia.
E se oggi,ho sentito molti giovani parlare di questo libro come di una “cavolata”,è solo perché forse non l’hanno mai letto,o forse non l’hanno letto con il cuore,che poi è la stessa cosa.
Certo,non pretendo che l’opinione sia unanime,in fondo per piacerti un libro del genere,devi essere un po’ pazzo e avere dentro di te lo spirito d’avventura variegato al senso di incompiutezza più totale.La voglia di cercare qualcosa,di volere qualcosa che tu stesso non sai cosa sia.Allora mollare tutto,la tua vita,lasciarla lì in stand by,e partire. Montaigne diceva: “Chi parte sa da cosa fugge,ma non sa quello che cerca”.
Detto questo,per tutti i “pazzi”,auguro una buona lettura, “perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi,i pazzi di voglia di vivere,di parole,di salvezza,i pazzi del tutto e subito,quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità,ma bruciano,bruciano,bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno Ooooh!"

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T