Dettagli Recensione
Vita di una serva fantasiosa...
Eccomi. Per mio diletto volevo leggere un libro di questa autrice, celeberrima, e ho scelto Eva Luna, vuoi per il titolo, vuoi per la quarta di copertina, vuoi per la brevità.
Da dove posso iniziare per elencare i vari motivi per cui non mi è piaciuto?
Vorrei poter descrivere la trama innanzitutto, ma qui già mi sorge un problema: qual è la trama di Eva Luna? Qual è il filo logico che conduce gli eventi? Ammetto che me lo sto chiedendo ancora odesso.
Ma ci provo lo stesso:
Eva Luna è una bimba nata da una madre costretta fin da tenera età a servire in casa di padroni.
Eva Luna cresce ascoltando i racconti della madre e sviluppa tanta fantasia e la passione per le storie.
Eva Luna rimane orfana e la madrina la manda a servire nelle case come la madre.
Eva Luna fa la serva ma crescendo ha i suoi lampi di ribellione, quindi spesso scappa o combina guai.
Eva Luna così, nelle case o in strada, conosce tantissimi personaggi vari, che a loro volta rimangono affascinati da questa fanciulla che racconta storie.
Intanto che succede questo è in corso una guerra (?), e un europeo-depresso-futuro-reporter va a vivere nei pressi della capitale.
Punto. Tutto ciò che c'è nel libro è questo. Ovviamente condito con la personalità e le avventure dei protagonisti, e con uno sfondo storico che io non ho capito.
Lo stile di per se non è male, anche se non mi dice nulla: non so se la traduzione possa c'entraci qualcosa, ma onestamente ritengo che anche io sappia scrivere a suoi livelli con un po' d'impegno. Il lessico è ottimo, la prosa scorrevole e con un retrogusto poetico (cosa che si addice molto a questo racconto surreale), ma nulla di eccezionale.
Cosa che mi ha infastidito non poco, però, è che l'autrice passa da innumerevoli punti di vista: Eva racconta in prima persona, a volte in terza persona e altre volte c'è pure una terza persona che non ho capito si tratti sempre di Eva (visto che la narrazione avviene per la maggior parte al modo imperfetto) o se dell'Allende (molto probabile date certe situazioni raccontate troppo minuziosamente e riguardanti personaggi estranei alla protagonista). Diciamo che già sono partita con la testa confusa.
I personaggi, invece, sono caratterizzati piuttosto bene, non tanto fisicamente quanto caratterialmente, tramite i loro pensieri e le loro azioni.
Ma personalmente non mi hanno coinvolta per niente. Troppo 'surreali' quelli inventati, troppo trascurati quelli esistiti.
Ma la cosa che non è andata è una certa incoerenza della 'protagonista': un esempio, Eva che si racconta quando era piccola e dilettava le persone con le sue storie, creando un'immagine di se molto graziosa e 'pulita' e dopo due pagine, tornando al presente, mi fa una riflessione ponderata sul rapporto del naso di un uomo con i suoi attributi (assolutamente inutile ai fini della storia). Ma stiamo scherzando? Questa cosa mi ha lasciata davvero basita, similmente ai tanti riferimenti a fatti accaduti in cui ama paragonare alcune sensazioni ai suoi amplessi futuri (mah...). I riferimenti al sesso, velati o meno, in questo libro sono troppi e rendono la storia ancora più inverosimile, non portano a nulla (come ho trovato inutile gran parte della storia di Rolf Carlé nel Sud America: ma che m'importa che si porta a letto le cugine??? A cosa serve saperlo per i fini della storia?).
Se a questo aggiungo la caratteristica della Allende di anticipare gli eventi futuri (cosa che a un'amante di suspance come me proprio non va giù, ma questi son gusti personali), capirete che la sottoscritta stava già mettendo un broncio infinito per la delusione.
E infine, ciliegina sulla torta: la mia totale incomprensione degli eventi storici citati dall'autrice.
La Allende si è premurata di non inserire né i nomi delle città (no aspettate, ce n'era uno, ma uno solo...), né una data indicativa con cui un'ignorante me potesse capire dove si svolgessero i fatti da lei narrati. L'autrice ci narra una guerra contro il Governo, le rivolte, le battaglie che per quanto mi riguardano potrebbero essere avvenute tanto in America che in Asia che in Africa o qualsiasi altro posto dotato di foreste e di fabbriche (forse escluso l'Antartide, visto che lì fabbriche e foreste non ci sono...). Però, facendo due calcoli (autrice cilena, foresta amazzonica, radio e tv) suppongo che tali vicende siano ambientate nel Cile della seconda metà del '900. Sicuramente più probabile della mia interpretazione iniziale quando pensavo fossero ambientate nell'epoca delle colonizzazioni! Per maggiori info sarà meglio consultare Wikipedia, se avrò voglia di farlo. Sinceramente dopo aver terminato non mi interessa granché.
Frutto di un'analisi durata un giorno intero a cercare i pregi dell'opera, la mia conclusione è questa: un riassunto di una vita tanto neanche speciale, i personaggi piuttosto comuni dotati di una inverosomiglianza che non si riesce ad amalgamare bene (cara Allende, mischiare fantasia e realtà è una della cose più difficili in letteratura, e per i miei gusti non ci sei riuscita), stile fluido che si legge con piacere. Tutto qui.
Vorrei capire cosa ci trovano gli altri lettori in te, cosa non ho trovato io. Perché se tutte le tue opere sono così allora mi rimetto a scrivere e potrei ottenere il tuo stesso successo.
Consigliato a chi segue l'autrice, a chi piacciono le stranezze, a chi non vuole netti confini.
Io proseguirò con La casa degli spiriti, se non mi piacerà neanche quello ci diremo addio.
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Commenti
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Ma non mollerei del tutto la Allende, davvero: dovresti provare con la casa degli spiriti, che è tutta un'altra cosa.
La Casa degli Spiriti è però la sua opera forse meglio riuscita in assoluto e se si entra nel contesto è davvero coinvolgente.
Poi non vorrei dire stupidaggini, ma se non sbaglio a te piacciono i fantasy..giusto?
Lei ha scritto anche tre romanzi con un'ambientazione più fantasiosa e trama particolare, magari ti possono piacere di più. Sono:
"La città delle bestie"
"Il regno del drago d'oro"
"La foresta dei pigmei".
Sono legati e non sono sicura che questo sia il giusto ordine, ma tanto in internet si trovano sicuramente.
CIao e scusa il poema! :))
@viola, in effetti lo sapevo avesse scritto anche fantasy, sempre se riesco con la sua opera più famosa ci faccio un pensiero...
grazie a entrambe :)
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